"Renzi ladro di Pensioni": è questa la frase scritta su un cartello esposto all'interno dell'aula di Montecitorio che è costato quattro giorni di sospensione dall'attività parlamentare per dieci deputati della Lega Nord di Matteo Salvini che in questi mesi hanno portato avanti la loro battaglia per l'abolizione della riforma pensioni Fornero approvata quattro anni fa. Lo ha deciso ieri l'ufficio di presidenza della Camera dei Deputati presieduto da Laura Boldrini che ha sanzionato i parlamentari per le intemperanze che li hanno visti protagonisti durante i lavori in aula o anche nelle commissioni.

Riforma pensioni e salvaguardia esodati, proteste e sanzioni per i leghisti alla Camera

I dieci deputati leghisti sospesi, secondo quanto riporta l'Ansa, sono il capogruppo Massimiliano Fedriga e poi Molteni, Allasia, Busin, Attaguile, Rondini, Invernizzi, Borghesi, Simonetti, Molteni e Saltamartini. Per loro i quattro giorni di sospensione sono da scontare a turno, in modo da poter garantire la presenza del gruppo parlamentare leghista in aula. Secondo la ricostruzione dei fatti, lo scorso 15 settembre, a conclusione di un'informativa urgente del governo sugli esodati, i parlamentari leghisti, dopo aver occupato i banchi del governo, hanno esposto un cartellone con la scritta "Renzi ladro di pensioni".

Ieri è arrivata la sanzione parlamentare. Nella votazione svolta nell'ufficio di presidenza si sono astenuti i parlamentari del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e i deputati del Carroccio. Il capogruppo leghista a Montecitorio, Massimiliano Fedriga, la sanzione la sconterà dopo aver "espiato" un'altra sanzione più severa di quindi giorni alla quale era stato "condannato" in precedenza per un'altra intemperanza in aula a Montecitorio.

Salvini contro l'Ue e il Governo Renzi: la flessibilità per i migranti è una vergogna

Intanto, in materia di riforma pensioni e flessibilità in uscita per l'accesso a nuove modalità di pensione anticipata, la Lega continua a protestare. "Noi da anni - ha detto ieri in aula al parlamento europeo Matteo Salvini - chiediamo flessibilità per sostenere il lavoro e le pensioni e per affrontare - ha sottolineato - i disastri climatici che ci sono in Italia.

Ci hanno sempre - ha ricordato - detto no. E ora - ha aggiunto - si inventano la flessibilità solo per mantenere le spese per gli immigrati. Siamo quindi - ha detto Salvini - veramente al mondo al contrario".