Nonostante le proteste e le proposte della minoranza dem, non sembra lasciare margini di mediazione Renzi sul rinvio della riforma Pensioni. Confermata dal primo ministro l'esclusione dalla legge di Stabilità dei provvedimenti che, stando a quanto dichiarato in questi mesi, avrebbero dovuto inserire nuovi meccanismi flessibili per l'uscita in anticipo dal lavoro verso nuove modalità d'accesso al trattamento pensionistico. "Avevamo paura - ha detto il premier intervistato ieri sera in tv da Lilli Gruber - di combinare un pasticcio come in passato".

Flessibilità per le pensioni, Renzi rinvia la riforma al 2016

Ma il segretario del Pd alla guida del governo non ha spento le speranza. "Faremo - ha detto - questa misura". C'è un però: non subito, non nella finanziaria, non bastano le coperture e bisogna in ogni caso affrontare la questione con attenzione, ha spiegato il capo dell'esecutivo. "Sulla flessibilità - ha detto Renzi ieri sera a Otto e mezzo su La 7 - solo quando saranno chiari i numeri". Non cita direttamente la legge Fornero, non la critica aspramente come sembrano fare ormai quasi tutti a parte i parlamentari di Scelta civica, ma non ne nasconde i drammatici effetti sul fronte della previdenza e del lavoro. "Non si faranno più - ha detto - errori come sugli esodati".

E oltre al ministero del Lavoro per studiare nuove forme di flessibilità in uscita è al lavoro anche il Mef per le necessarie coperture finanziarie. "Serve flessibilità in uscita - ha detto il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta replicando al presidente Inps Tito Boeri - e nel 2016 ne parleremo. Ma intanto con il part time per i lavoratori prossimi alla pensione - ha spiegato parlando di una delle 4 novità sulle pensioni previste nella manovra finanziaria - abbiamo avviato il percorso".

Bonus Poletti, ricorso alla Corte Europea dei diritti umani

A chiedere interventi sulle pensioni quasi tutti i partiti, sindacati, organizzazioni di rappresentanza di imprenditori e commercianti. "I consumi in Italia - ha detto Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sel - sono fermi perché stipendi e pensioni degli italiani sono fra i più bassi in Europa".

"Dai migranti alle pensioni Renzi - ha detto Lelio Alfonso, coordinatore di Italia Unica, il partito guidato da Corrado Passera - è impegnato a puntellare la propria maggioranza con sostegni eterogenei e provvisori, convinto - ha aggiunto - che la partita si giocherà intorno al referendum confermativo delle riforme. Ma prima dell'autunno - ha ricordato Alfonso - ci sono le amministrative". "Ci vogliono meno annunci e battibecchi tra i ministri e meno opinionisti - ha detto il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan - che diventano propositivi un giorno sì e un giorno no. Servono più cose serie - ha aggiunto rilanciando le proposte per la flessibilità pensionistica - da parte del governo".

Nel frattempo, la Uil di Carmelo Barbagallo propone una class action alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo contro la mancata restituzione integrale della mancata rivalutazione delle pensioni in base al costo della vita negli anni 2012 e 2013, così come deciso da una sentenza della Consulta. Secondo la Uil il decreto del governo con cui viene concesso il cosiddetto bonus Poletti non è sufficiente in quanto il rimborso è parziale e non integrale come prevede la sentenza. "Vogliamo dimostrare - ha dichiarato il leader della Uil - l'incompatibilità del ddl 65 con la Convenzione europea dei diritti umani".