Una notizia davvero inaspettata quella di oggi a proposito dello slittamento della presentazione del famigerato PTOF, cioè il Piano Triennale dell'Offerta Formativa, documento chetiene svegli da molte nottiiDirigenti Scolastici e i loro docenti di staff. Infatti, in questi mesi tutti gli insegnanti componenti delle Funzioni Strumentali al POF e stretti collaboratori dei Presidi sono al lavoro per redigere questo importante documento, emblema e carta d'identità dell'Istituzione scolastica per antonomasia. Il medesimo documento dovrebbe indicare le linee d'indirizzo dell'Istituto, nonché la scelta e la relativa indicazione del potenziamento dell'organico funzionale, personale da assumere attraverso la fase C della nuova riforma scolastica di Renzi.

Una bella notizia o solo foriera di guai?

Oggi, come un fulmine a ciel sereno, arriva questa rasserenante notizia, la quale permetterà a molti collaboratori dei Dirigentidi tirare un piccolo sospiro di sollievo.Lo slittamento di due mesi, a dire il vero, era già nell'aria soprattutto perché richiesto - secondo iben informati - anche dall'ANP, dato che la scadenza contenuta all'interno della Legge 107/2015, all'art. 1, comma 12, era fissava per l'ultimo giorno utile di ottobre di quest'anno. Purtroppo, come sostenuto dalla stessa Associazione Nazionale dei Presidi taledata avrebbe complicato la vita e il lavoro di molti staff dirigenziali, anche perché avrebbero dovuto aumentare vertiginosamente il carico di lavoro per l'accavallarsi di più impegni didattici e istituzionali.

Si può proprio cantare vittoria?- Apparentemente sembra andare tutto per il verso giusto, i tempi sono allungati e i docenti avranno tutto il tempo per stilare in maniera esaustiva il nuovo PTOF maa guardare bene il contenuto della nota, risalta subito agli occhi la specificarelativamente alle motivazioni ditale rinvio e ci si accorge che la nota del Miur contiene la seguente frase: 'alla scadenza per il dimensionamento scolastico delle Regioni che avverrà entro il 31 dicembre del 2015'.

A dire il vero, se diamo uno sguardo alla normativa di riferimento (art. 138 del D.lgs. 112/98) per 'dimensionamento' si intende proprio questo, cioè la razionalizzazione dei posti inorganico disponibili che le Regioni compiono in base a scelte politiche proprie. Tali scelte, infatti potrebbero determinare azionidi aggregazione, soppressione e trasformazione delle istituzioni scolastiche, oltre che di arricchimento dell’offerta formativa.

Aspettando ulteriori precisazioni, si spera tanto che tali preoccupazioni siano infondate e rimangano tali.

Alcuni interrogativi sul personale da assumere con la Fase C

Sorge spontanea una domanda: ma allora come verrà selezionato il personale dell'organico funzionale? Gli insegnanti della fase C dovrebbero preoccuparsi? Questo non è dato saperlo. Aspettiamoci quasi sicuramente ulteriori note ministeriali di precisazione, che sicuramente giungeranno puntualmente attraverso le cosiddette FAQ. Infine, tutti gli insegnanti non destinatari di proposta di assunzione per la fase B dovrebbero chiedersi come sarà possibile formare il nuovo organico, appunto, quello funzionale al potenziamento, il quale - ricordiamolo - doveva essere selezionato, secondo quanto stabilito dalla nuova riforma scolastica, entro la fine di novembre 2015, attraverso la richiesta delle Istituzioni scolastiche ai vari Ambiti Territoriali Regionali e subito dopo la presentazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa anzidetto.