La mancanza (cronica) di insegnanti di sostegno nuovamente al centro della discussione parlamentare. Sappiamo bene come la scuola pubblica italiana abbia bisogno (e in fretta) di nuovi docenti che si dedichino agli alunni con disabilità, anche e soprattutto per il principio incontestabile del diritto allo studio.
In questa direzione si è mosso il Movimento Cinque Stelle, attraverso un'interrogazione parlamentare presentata alla Commissione Cultura Camera e Senato e all'interno della quale si ribadisce ancora una volta la discriminazione verso gli alunni disabili (tanti, troppi) che non hanno il loro insegnante di sostegno.
News scuola, sostegno e disabilità 28 ottobre 2015: interrogazione parlamentare M5S
A tal fine, viene chiesto quali provvedimenti intende adottare il governo Renzi per ovviare a questo gravissimo problema: la soluzione offerta dai parlamentari 'grillini' (prima firmataria l'onorevole Maria Marzana) sarebbe quella dell'assunzione di coloro che sono iscritti nelle graduatorie di istituto e che potrebbero svolgere queste funzioni con regolarità e costanza.
A tal proposito, viene citata la spiacevole esperienza vissuta da una bambina di tre anni e mezzo di nome Gaia, residente a Salice Salentino in provincia di Lecce e affetta da Sma di tipo 1: la tremenda malattia rende necessaria la ventilazione meccanica assistita in ogni momento della giornata e della notte.
Movimento Cinque Stelle: mancano 30mila docenti specializzati sul sostegno
La bambina ha iniziato l'anno scolastico senza insegnante di sostegno, assegnatole in un secondo momento, ma privo di specializzazione. I parlamentari del Movimento Cinque Stelle chiedono, pertanto, al Ministero dell'Istruzione che venga assegnato a Gaia l'insegnante di sostegno che aveva lo scorso anno, oltre ai dovuti chiarimenti in merito alla gravissima situazione della scuola pubblica italiana alla quale mancano ancora 30mila docenti specializzati.
Di fronte alla decantata Buona Scuola, lo Stato, in pratica, non sta garantendo il principio basilare sul quale si poggia la scuola, ovvero il diritto allo studio, per tutti.