Un provvedimento inerente allaflessibilità in uscita che possa garantire il pensionamento a migliaia di lavoratori penalizzati dalle rigide norme della Fornero entro la fine dell'anno. È questa la richiesta avanzata dai sindacati Cisl, Cgil e Uil. Nella Legge di Stabilità 2016 sono contenuti provvedimenti riguardanti l'opzione donna e l'approvazione di una settima salvaguardia per gli esodati, un passo decisamente importante per il Governo anche se, secondo le forze sociali si tratta di interventi parziali che devono essere approfonditi. "È positivo che si affrontino i temi degli esodati e dell'opzione donna, come da noi rivendicato, interventi che non aggiungono alcuna spesa a quanto già previsto negli anni scorsi", scrivono in un comunicato.
I sindacati chiedono interventi per lavoratori precoci e Quota 96
In base alle ultime notizie in materia di riforma Pensioni, i sindacati stanno iniziando delle mobilitazioni al fine di incalzare il Governo ad affrontare i temi che l'esecutivo ha escluso nella nuova manovra che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2016. In primo piano deve essere affrontato l'argomento della flessibilità in uscita con lo scopo di modificare alcune norme in materia pensionistica contenute nel Decreto Salva Italia del Governo Monti che da anni attanaglia gran parte degli italiani. Come già annunciato, le intenzioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi consistono nel rinviare la flessibilità in uscita al 2016 che dovrà essere effettuata costo zero in contrapposizione con i sindacati che chiedono interventi per i lavoratori usuranti e precoci, ovvero coloro che hanno iniziato la loro carriera lavorativa in giovane età e svolgono mansioni prevalentemente faticose e i lavoratori del comparto scuola,i cosiddetti Quota 96 che nonostante abbiano raggiunto i requisiti per il pensionamento non hanno avuto la possibilità di usufruire del trattamento previdenziale per via della Riforma Fornero che non ha tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico, oltre a riprendere in mano le problematiche riguardanti le pensioni dei macchinisti e lo stop alle ricongiunzioni onerose.
Cigl, Cisl e Uil continuano le mobilitazioni, il comunicato dei sindacati
"Per queste ragioni Cgil, Cisl e Uil, intendono continuare e rafforzare le iniziative di mobilitazioni per cambiare la legge di stabilità, sia attraverso l'azione di pressione e confronto politico da condurre, a livello nazionale, nei confronti del Governo, delle Commissioni competenti di Camera e Senato e dei Gruppi parlamentare", si legge dal comunicato delle forze sociali.