Si avvicina sempre di più il bando per il concorso scuola 2015-2016 e i nodi stanno venendo lentamente al pettine: alcuni degli ultimi interventi, infatti, sottolineano come vi siano delle limitazioni all'interno della legge n. 107 del 2015 (la cosiddetta 'Buona Scuola') che potrebbero dare adito a ricorsi; il Miur dovrebbe tenere, dunque, presente queste contraddizioni e fare in modo di non aprire il fianco a possibili contenziosi: questo, in poche parole, il discorso di Bruschi per quanto riguarda la possibile partecipazione alle procedure concorsuali anche di chi è già di ruolo e con contratto a tempo indeterminato.

Allo stesso tempo, si segnala una richiesta ufficiale da parte del SAESE che, richiamando un parere della UE, sottolinea come al concorso scuola 2015-2016 debbano partecipare anche i semplici laureati e i cosiddetti non-abilitati. La situazione, dunque, è sempre più complessa: il concorso a cattedra era stato pensato soltanto per i docenti abilitati della seconda fascia delle GI, TFA, PAS e SFP, mentre sembra divenire sempre più chiaro che, a partire da queste pressioni politiche e sindacali, a poter partecipare potrebbero essere tutti coloro che hanno una laurea o lavorano già: in poche parole, tutti. Un'ennesima beffa per TFA e PAS?

La legge contraddice le sentenze del TAR: ultime news bando concorso scuola 2015-2016

Un intervento piuttosto importante sulla questione di chi potrà essere inserito nel bando del concorso scuola 2015-2016 arriva da Max Bruschi, ispettore del Miur, il quale sottolinea come la legge n. 107 entri in contraddizione con quanto stabilito dalla sentenza del TAR n.

12071/2015 che ha sancito come 'illegittima' l'esclusione dei docenti di ruolo dalle procedure concorsuali del 2012. In parole povere, l'ispettore del Miur sottolinea come la legge della 'Buona scuola' non permetta di inserire gli insegnanti di ruolo ma come, data l'esistenza di questa sentenza, si rischi che si proceda nuovamente tramite ricorso al TAR.

Max Bruschi solleva anche le sue perplessità (perché un docente di ruolo non dovrebbe poter passare su altra cdc tramite concorso? che fine ha fatto la meritocrazia?) e invita il legislatore alla riflessione. Dello stesso tenore, più o meno, l'intervento del SAESE che sottolinea come si è vinto un ricorso europeo per permettere ad un suo assistito di far valere la propria laurea non soltanto come titolo d'idoneità ma anche come titolo di abilitazione; la richiesta, anche in questo caso, è piuttosto semplice: anche i laureati e i non-abilitati devono avere la possibilità di giocarsi la carta del concorso a cattedra 2015-2016.

Sul piede di guerra si trovano i docenti abilitati con tfa, pas, spf,i quali sostengono di essere vittima di un'ennesima beffa: non soltanto, dopo anni di insegnamento e la partecipazione ai corsi (al costo di 3mila euro), non sono stati ammessi al piano di assunzioni, ma ora dovrebbero vedersela anche con tutti gli altri aspiranti per i 90mila posti che dovrebbero essere messi al bando. Insomma, la confusione è ancora forte e l'attesa cresce sempre di più. Per aggiornamenti sulla questione, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.