Gli emendamenti, cioè le proposte correttive della Legge di Stabilità, stanno arrivando copiose in Parlamento. Numerose sono le proposte arrivate sul capitolo Pensioni e proprio da queste stanno iniziando le votazioni in Commissione Bilancio. La scadenza fissata per la consegna degli emendamenti è per il 14 novembre, ma essendo stretti i tempi per l’approvazione definitiva della manovra finanziaria (entro il 31 dicembre), il Senato ha iniziato la valutazione delle proposte già arrivate.

Emendamenti che hanno ricevuto il via libera

Per alcune proposte c’è stata la votazione favorevole in Commissione Bilancio, primo fra tutti l’emendamento che riguardava i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e la salvaguardia delle relative funzioni nonché del loro trattamento economico.

L’emendamento, firmato da parlamentari del PD, risolve il caso dei 733 funzionari dell'Agenzia delle Entrate di terza area che prima hanno vinto il concorso e poi sono stati retrocessi a causa di una sentenza del Tar. Per questi, lo stipendio e le funzioni saranno mantenute così come erano in via provvisoria in attesa di un nuovo quadro normativo. Disco verde anche per un emendamento relativo al bonus mobili per le giovani coppie. Il tetto massimo di spesa ammissibile per l’ottenimento del bonus sale da 8.000 euro a 16.000 euro.

Bocciato il prestito pensionistico

Il parlamentare del PD, Santini, ha proposto un emendamento che voleva far inserire nel testo della Legge di Stabilità il famoso prestito pensionistico.

La Commissione Bilancio ha bocciato questa propostae così salta l’anticipo della pensione per coloro che perdono il lavoro e si trovano a soli 5 anni dal raggiungimento dei requisiti necessari per lasciare il lavoro. Era scontato che qualsiasi emendamento sul tema della flessibilità in uscita e per la pensione anticipata sarebbe stato bocciato.

Non sono passati infatti gli emendamenti relativi alle persone che tra età e contributi raggiungevano quota 100. Queste proposte presentate dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle sono state scartate, come al solito, con la giustificazione della mancanza di coperture economiche.

Proposte che restano ancora in piedi

Sul tema delle pensioni, alcune proposte restano ancora vivee se non altro questa è una buona notizia.

Per l’estensione di opzione donna anche alle nate nell’ultimo trimestre del 1958, sembra che si vada verso l’ok. Speranza ancora intatta per estendere il perimetro di applicazione della settima salvaguardia esodati, soprattutto ai 6.300 lavoratori in mobilità. Per questi, si sposterebbe da un anno a tre anni il lasso di tempo necessario per raggiungere i requisiti pensionistici a partire dalla cessazione dell’ammortizzatore sociale percepito. Anche per i dipendenti pubblici restano in piedi le proposte di aumentare il ricambio generazionale con le nuove assunzioni. La Legge di Stabilitàdestina solo il 25% dei soldi risparmiati dalla PA per via dei pensionamenti alle nuove assunzioni, e la proposta sarebbe di aumentare la percentuale tra il 60% e l’80%.