Le interrogazioni in Commissione Lavoro alla Camera hanno toccato il delicato argomento della disoccupazione Inps, la Naspi, il nuovo ammortizzatore sociale in vigore da quest’anno. Uno dei punti dolenti e contestati del nuovo ammortizzatore è l’evidente discriminazione a cui sono soggetti i lavoratori stagionali del settore turistico, alberghiero e termale. Sono loro, infatti, insieme ai lavoratori del settore domestico, i più penalizzati dalle norme applicative della Naspi. Dal Parlamento però, arrivano pessime notizie per questi lavoratori perché sembra che il Governo non prenda in considerazione alcuna modifica normativa per risolvere il problema.

La giornata alla Camera dei Deputati

Una interrogazione dell’Onorevole Simonetti ha portato alla ribalta parlamentare il problema della penalizzazione a cui sono soggetti i lavoratori stagionali. Il criterio di calcolo con cui viene erogato il sussidio, basato sulle settimane lavorate negli ultimi 4 anni, insieme al fatto che non vengono presi in considerazione i periodi già coperti dai vecchi ammortizzatori (come la Aspi), lasciano agli stagionali solo poche settimane di disoccupazione. Il Sottosegretario Cassano però ha sottolineato come, al contrario di quello che si pensa, non è stato commesso alcun errore di impostazione del sussidio, nessuna dimenticanza nella formulazione della normativa.

Il sussidio è nato proprio per consentire vantaggi maggioria coloro che chiedono il sussidio per la prima volta e che negli ultimi 4 anni non ne hanno avuti altri. Fatto sta che per i lavoratori stagionali, la risposta data da Cassano mette la pietra sopra a qualsiasi speranza di revisione della Naspi, la penalizzazione resterà e non per errore.

Cosa ci si deve aspettare adesso

Speranze ridotte al lumicino quindi per tutti i lavoratorie per i comitati e gruppi che chiedevano e continuano a farlo, correttivi e salvaguardie. Solo per evitare un impatto troppo traumatico della nuova disoccupazione, per quest’anno è stato concesso agli stagionali, una deroga speciale che consentirà loro di percepire il sussidio come gli anni precedenti.

Questa speciale salvaguardia però varrà solo per il 2015 e solo per i lavoratori stagionali del settore turistico. Dal 2016, la Naspi sarà erogata secondo la normativa originaria, nessuna salvaguardia sarà inserita per queste categorie di lavoratori. Infatti, sempre secondo il Sottosegretario, il sussidio è nato per offrire di più a chi ha versato più contributi e rettificare, ma questo sarebbe un controsenso, soprattutto alla luce della riforma di tutti gli ammortizzatori sociali che sono stati adeguati alla storia contributiva di ogni soggetto beneficiario.