Dopo tanto parlare, finalmente una buona notizia per migliaia di esodati che non erano rientrati in alcune delle precedenti salvaguardie. In questi giorni l’INPS sta inviando a casa di diversi soggetti le certificazioni che di fatto consentono a questi di rientrare nella salvaguardia esodati. La Conferenza dei Servizi ha sbloccato questa annosa situazione con i cosiddetti vasi comunicanti. Adesso resta in piedi il problema del comparto Scuola, con i docenti che rientreranno in questo provvedimento ma che a settembre sono stati costretti a tornare al lavoro per il via dell’anno scolastico.

Chi sono i soggetti salvaguardati

La storia riguarda quei lavoratori che nel 2011 erano in congedo per l’assistenza di un familiare disabile e che usufruivano della Legge 104. Questi soggetti a causa dell’esaurimento dei posti disponibili erano rimasti fuori dalla quarta e sesta salvaguardia. Adesso l’INPS ha risolto la situazione e con l’invio dei certificati consentirà a questi lavoratori di ottenere la salvaguardia. In parole povere, tutti quei lavoratori che sarebbero dovuti andare in pensione con decorrenza gennaio 2016, cioè con le vecchie regole antecedenti la riforma Fornero, adesso dovrebbero veder risolto il problema. Questi infatti avevano prodotto domanda per la salvaguardia ma come detto, la loro istanza era stata congelata.

La platea di soggetti in queste condizioni è abbastanza ingente, si tratta di 5.000 esodati.

Il problema dei lavoratori del comparto scuola

La situazione più difficile è nella scuola dove molti lavoratori si trovano nella condizione di quelli di cui parlavamo sopra. Il problema è che per loro il lavoro è ad anno scolastico quindi molti di loro che non erano rientrati nelle salvaguardie precedenti, sono tornati al loro posto di lavoro, hanno iniziato a settembre con l’inizio dell’anno scolastico.

Infatti, nella scuola, di norma, coloro che devono andare in pensione durante l’anno scolastico che si sta aprendo, devono presentare domanda entro il 1° settembre e questi lavoratori si sono trovati nell’impossibilità di produrla perché non sapevano di aver ottenuto il via libera alla salvaguardia. La situazione adesso deve essere risolta dal MIUR e non si capisce ancora come.

Difficilmente si potrebbe consentire ad un insegnante di lasciare la cattedra ad anno in corso perché così si penalizzerebbe la continuità di insegnamento per gli alunni. Non sembra nemmeno giusto lasciare al proprio posto di lavoro persone che dovrebbero essere già in pensione. La patata è davvero bollente ed il Ministero dell’Istruzione dovrà risolverla in fretta perché sembra che le certificazioni INPS siano già in partenza.