C'è molta preoccupazione sulla prossima mobilità straordinaria della Scuola 2016/2017. I sindacati, in particolare, vorrebbero da parte del ministro dell'istruzione Stefania Giannini dei chiarimenti e delle rassicurazioni. Secondo ciò che ha stabilito la legge 107 sulla Buona Scuola, il prossimo anno scolastico i docenti verranno sottoposti ad un piano di mobilità su tutto il territorio nazionale. Questo processo non potrà non avere delle conseguenze specifiche, soprattutto per coloro che sono stati assunti nella fase B e per i docenti che verranno immessi in ruolo nella fase C del piano di assunzioni straordinario.
Che cosa contestano i sindacati
Nello specifico l'Unicobas Scuola, proprio nel periodo dei primi incontri con il ministero sulla mobilità, ha scritto un documento che chiama in causa diverse questioni. E' stato sottolineato che con le nuove norme sulla mobilità si rischia di violare i diritti degli insegnanti sulla titolarità d'istituto. Inoltre l'Unicobas ha espresso preoccupazione per la chiamata diretta del personale docente da parte del dirigente scolastico, che dovrebbe entrare in vigore proprio a partire dal prossimo anno. Secondo il noto gruppo sindacale, tutto ciò potrebbe portare ad andare contro anche il principio costituzionale della libertà di insegnamento e di apprendimento.
Le richieste
L'Unicobas chiede che i trasferimenti interprovinciali possano precedere l'assegnazione definitiva della scuola per i docenti immessi in ruolo con la fase 0 e con la fase A. Inoltre si chiede precedenza anche per i passaggi di ruolo provinciali. Il sindacato chiede anche che venga abrogato il comma 131 della legge 107, in modo che si possa procedere all'assunzione di tutti i precari abilitati con 36 mesi di servizio e che si possa arrivare ad istituire dei corsi abilitanti per chi non è riuscito a conseguire l'abilitazione.
Sicuramente con la mobilità ci saranno grandi stravolgimenti per gli insegnanti utilizzati sul potenziamento assunti a scuola in fase C e che, essendo obbligatorio per molti il cambio di regione, cercheranno di ritornare nella loro zona di residenza.