Continua il dibattito nel nostro paese sulla riforma delle pensioni. Oggi bisogna registrare l'intervento del numero uno di Confindustria Giorgio Squinzi, il quale sembra aver cambiato idea per quanto concerne la questione relativa alla flessibilità pensionistica del nostro paese, dando ragione al Governo diretto dal Premier Matteo Renzi. Il cambio di idea di Squinzi fondamentalmente è dovuto al fatto che il Presidente di Confindustria è d'accordo sulla riforma delle Pensioni, ma è anche convinto che questa debba avvenire in maniera organica. Dunque se quest'anno riuscire a fare una riforma di questo tipo non è possibile allora è meglio rinviare all'anno prossimo la questione.

Per adesso l'unica flessibilità prevista è quella 'part time'

Per adesso quindi l'unica flessibilità prevista sarà quella 'part time' inserita nella legge di stabilità. Una misura attualmente al vaglio dei tecnici di Camera e Senato, i quali stanno valutando se effettivamente vi siano le risorse per attuarla. Secondo le prime stime dovrebbero essere circa 30 mila i cittadini che potranno beneficiare del provvedimento inserito dall'esecutivo nella legge di stabilità. Bisogna anche capire quanti di questi saranno realmente intenzionati ad utilizzarlo viste le forti penalizzazioni previste per chi ne usufruisce. Nel frattempo il leader della Lega Nord Matteo Salvini, attraverso la sua pagina ufficiale Facebook, chiede a gran voce al governo di Matteo Renzi di cancellare la legge Fornero.

Per Tito Boeri necessaria ottava salvaguardia

Continuano le critiche alla manovra da parte delle parti sindacali. Si pensa infatti che la settima salvaguardia introdotta con la legge di stabilità non sia in grado di risolvere una volta per tutte l'annoso problema degli esodati. Sarebbero almeno 18 mila gli 'esodati' rimasti fuori dalla salvaguardia.

Questo ha portato il Presidente dell'Inps Tito Boeri a dire che occorre prendere in considerazione la possibilità di un'ottava salvaguardia. Occorre adesso capire quali saranno le prossime mosse dell'esecutivo di Matteo Renzi.