Le discussioni intorno alla manovra di stabilità 2016 che ha portato alcuni provvedimenti di riforma delle pensioni da parte del governo Renzi sono ancora molto accese: la speranza è che si possa trovare un accordo affinché venga inserita, all'ultimo momento, una norma che preveda la flessibilità in uscita. È stato nominato, infatti, un 'Comitato ristretto' che dovrebbe vagliare le diciannove proposte di riforma della previdenza giunte negli ultimi anni e trovare una soluzione unica da presentare al governo: l'idea è quella di una mescolanza di elementi di contributivo (Tito Boeri) con la proposta Damiano, una sorta di 'opzione uomo', se così è possibile definirla.

Intanto, lo stesso Tito Boeri, ospite di Lucia Annunziata nella trasmissione 'In mezz'ora', ha ribadito la sua idea di riforma e ha sottolineato anche la necessità del taglio dei vitalizi ai politici che potrebbe arrivare addirittura al 50%. Infine, fa discutere molto la norma sugli esodati, contenuta nella legge di stabilità 2016, che esclude dalla settima salvaguardia coloro che hanno usufruito dei permessi connessi alla legge 104, nonché i lavoratori stagionali e gli agricoli. Insomma, le questioni che si affollano sono moltissime e variegate e sembra che questa settimana possa essere decisiva su più fronti.

Taglio vitalizi, 'opzione uomo' ed esodati: ultime news riforma pensioni Renzi per il 2016

La Commissione Lavoro alla Camera, presieduta da Cesare Damiano, ha costituito un 'Comitato ristretto' che deve vagliare tutte le proposte di riforma delle Pensioni 2016 e trovare un accordo da presentare al governo: l'idea è molto concreta e sembra che si stia andando verso una sorta di mescolanza della proposta Boeri e della proposta Damiano.

Si tratterebbe di una sorta di 'opzione uomo', nella misura in cui si starebbe pensando ad un'uscita flessibile anche per gli uomini che muova da un requisito contributivo e che abbia dalla sua anche elementi dell'idea di Cesare Damiano. Una risposta dovrebbero averla soprattutto i precoci, per i quali l'unica proposta valida è quella proprio del presidente della Commissione, che vorrebbe un'uscita senza penalizzazioni al raggiungimento del requisito dei 41 anni di contribuzione.

Nel frattempo, Tito Boeri, durante il programma di Lucia Annunziata, ha ribadito la sua idea di riforma delle pensioni 2016, sottolineando soprattutto due aspetti: la necessità del taglio ai vitalizi dei politici (fino al 50%) e l'obbligo da parte del governo Renzi di prendersi in carica la situazione di coloro che si trovano tra i 55 e i 65 anni senza lavoro e senza pensione: insomma, una misura di sostegno al reddito per questa categoria. Arrivano, infine, alcune polemiche intorno alla settima salvaguardia per gli esodati: secondo quanto riportato nell'articolo 19 del ddl di stabilità, infatti, i permessi connessi alla legge 104 non rientrano tra le condizioni per poter accedere alle norme di pensionamento precedenti alla legge Fornero; ma le polemiche riguardano anche l'esclusione di due categorie di lavoratori, gli stagionali e gli agricoli, insomma coloro che usufruiscono di più contratti nel medesimo anno di attività.

Insomma, un dato è certo: i provvedimenti di riforma delle pensioni, messi sul tavolo dal governo Renzi, sono considerati insufficienti da tutti, il tempo c'è ancora e la speranza è che si possa trovare un accordo almeno su esodati e precoci. Per quanto riguarda l'opzione uomo, che ne pensate? Potrebbe essere una buona soluzione di compromesso? Lasciate i vostri commenti e cliccate su 'Segui' sopra l'articolo per ricevere aggiornamenti e approfondimenti sulla materia previdenziale.