Secondo quanto previsto dalla legge di Stabilità 2016, recentemente presentata dal Governo Renzi, c’è tempo fino al 31 dicembre 2015 per aprire partita Iva con il regime dei minimi. Poi, dal 1° gennaio 2016, chi vorrà avviare una piccola attività imprenditoriale oppure un lavoro autonomo, dovrà optare per il solo regime forfettario, oltre a quello ordinario.

Regime minimi vs forfettario 2016: quale conviene di più?

Pertanto, ancora per pochi giorni si potrà ancora approfittare del regime dei minimi che prevede l’imposta sostitutiva annuale del 5 per cento.

Tutto sommato, il regime forfettario che andrà in vigore dal 1° gennaio 2016 prevede la stessa percentuale per i primi cinque anni di attività, passando poi al 15 per cento a partire dal 6° anno. Ricordiamo che l’imposta sostitutiva, per entrambi i regimi, va a sostituire sia l’Irpef che le varie addizionali, comunali e regionali, così come non sono da versare sia l’Irap che l’Iva. Proprio per questo motivo, i due regimi sono semplificati, nel senso che non obbligano il titolare di partita Iva a tenere i libri contabili e fiscali, ma occorrerà solo conservare le fatture in entrata ed in uscita.

Chi può aprire partita Iva con il regime dei minimi e forfettario?

Potranno accedere ad entrambi i regimi le persone fisiche, sia che si tratti di ditta individuale che di lavoratore autonomo.

Scompare, invece, la durata dei cinque anni (o fino al raggiungimento del 35° anno di età) previsto dal regime dei minimi 2015: col nuovo forfettario non ci saranno più scadenze, purché permangano i requisiti necessari.

L’apertura di partita Iva con regime dei minimi presuppone che l’attività non ne prosegua una precedente, anche da dipendente: con il nuovo regime forfettario scompare questo requisito d’accesso per far spazio a quello dei compensi.

Questi ultimi non dovranno superare, per l’anno precedente, le soglie di ricavi variabili a seconda del codice Ateco. I ricavi saranno determinati per il calcolo del reddito: non andranno più sottratti ai costi, ma moltiplicati per il coefficiente stabilito in base alla tipologia di attività svolta classificata dai codici Ateco.

Previdenza partite Iva: gestione separata, cassa, artigiani e commercianti

Infine, per quanto riguarda il sistema previdenziale, minimi e forfettario sono quasi identici: vige l’obbligo di iscrizione alla gestione separata dell’Inps o alla Cassa se professionisti, mentre commercianti ed artigiani dovranno pagare un minimale che, nel forfettario e per il 2016, risulterà ridotto al 35 per cento.