Prosegue incessantemente il dibattito parlamentale sulla Legge di Stabilità e nell'attesa che sugli emendamenti si pronunci la Commissione Bilancio e si comprenda come muteranno gli scenari attuali in campo pensionistico, precoci e donne si confrontano sul web cercando risposte sulle loro possibili sorti. Se da un lato le lavoratricidovrebbero essere ad un passo dal raggiungere la loro richiesta di opzionedonnanessunaesclusa, visto che gli emendamenti presentati ed approvati vanno nella giusta direzione, dall'altrotroviamo i lavoratori precoci che, invece,hanno compreso a malincuore, stando anche alle ultimedichiarazioniufficiali di Damiano, che la flessibilità e dunque la Quota 41, insita nel Ddl 857, potrannoal più vedere la luce solo nel 2016.

La Uil, dal canto suo, chiede chiarezza e precisione, quali misure previdenziali ha in mente di attuare il Governo Renzi in Legge di Stabilità e nel prossimo futuro? Cerchiamo di fare il punto ad oggi 4/12.

Ultime newspensioni precoci e opzione donna: Damiano incalza il Governo e spera nel 2016

Le ultime novità ad oggi 4 dicembre giungono dallo stessoCesare Damiano cheha ribadito,nel corso dell'ultima intervistarilasciata pubblicamente,che il pressing sul Governo Renzi per l'opzione donna, esodati e per la flessibilità proseguirà anche oltre la Legge di Stabilità.Perle lavoratrici la 'vittoria' potrebbe essere più vicina, l'emendamento che richiede l'abolizione dei tre mesiriguardanti l'aspettativa di vita, che oggi tengono fuori le nate nell'ultimo trimestre del 58,è passato all'esamedella Commissione Bilancio.

Nei prossimi giorni, se verrà accolto con esito positivo, verràinserito all'interno del Comma 155 originario. Questo permetterà di far variare il termine proposto, ossia non sarà più necessario aggiungerei 3 mesi al requisito anagrafico richiesto per l'accesso alla legge 243/2004, e sarà sufficiente maturareentro il 31/12/2015 i 57 anni d'età e 35 di contributi se la lavoratrice è dipendente, mentre 58+ 35 se è autonoma.

Per quanto concerne i lavoratori precoci Damiano ribadisce che il Governo deve mantenere la promessa di agire almeno dal 2016 sul fronte flessibilità. Partendo dalla sua proposta Ddl 857 che menziona un'uscita anticipata a 62 anni e 35 di contributi a fronte di unadecurtazione del 8% massimo e la Quota 41 per i precoci senza penalizzazione e limite d'età.

Precoci, flessibilità, donne,la Uil incalza:che intenzioni ha il Governo?

Anche la Uil chiede maggiore chiarezza e dopo aver accusato il Governo di non aver mantenuto le promesse fatte sulla Riforma Pensioni, chiede di reintrodurre una flessibilità in uscita in un range tra i 63 e i 70 senza porre limiti contributivi troppo stringenti, che rischierebbero di penalizzare le donne con carriere discontinue, e chiede altresì un riguardo particolare per i lavoratori precoci e per quanti hanno svolto mestieri usuranti. Il Governo Renzi dovrebbe dire che cosa ha in mente di fare sul fronte previdenziale, specifica Barbagallo, proprio per quelle categorie (donne, precoci, usuranti) che maggiormente sono state colpite dalla rigidità dell'attuale sistema pensionistico.

Apprendiamo da un post appena reso pubblico su Facebook da Orietta Armiliato, referente comunicazione Comitato Opzione donna, che La V Commissione Bilancio ha appena concluso l'esame degli emendamenti al Ddl Stabilità 2016. Viene confermata la votazione come programmato, a partire da domenica 6/12/15.

Non resta dunque che attendere!