Mentre si continua a discutere di riforma Pensioni e possibili modifiche alla legge Fornero, dunque anche di tagli alle pensioni d'oro e aumenti delle pensioni minime, arrivano i nuovi dati dell'Istat sul sistema previdenziale dopo quelli pubblicati nei giorni scorsi dall'Ocse. Secondo il rapporto 2014 dell'Istat intitolato "Trattamenti pensionistici e beneficiari", scende ancora il numero dei pensionati in Italia ma continua a salire la spesa complessiva segnando un + 1,6% nel 2014 rispetto all'anno prima. Lo ha rilevato l'Istituto nazionale di statistica spiegando che la spesa previdenziale che incide sul prodotto interno lordo (Pil) è aumentata dello 0,2%.
Nel 2014 arriva al 17,17% mentre nel 2013 era del 16,97%.
Previdenza, i nuovi dati dell'Istat sulla spesa pensionistica
Inoltre, secondo quanto emerge dai nuovi dati diffusi dall'Istat sulle pensioni, viene fuori che i pensionati sono 16,3 milioni nel 2014, quasi 134mila in meno rispetto all'anno precedente. Va comunque considerato il fatto che, in diversi casi, gli stessi pensionati percepiscono più di un assegno previdenziale; questi pensionati con doppie pensioni sono uno su tre. Ad assorbire più dei due terzi della spesa complessiva per il sistema previdenziale - il 70% - sono le pensioni di vecchiaia. A seguire ci sono le pensioni dei superstiti (14,9%) e quelle assistenziali (8,0%). Le pensioni d'invalidità, invece, raggiungono appena il 5,6% mentre quelle cosiddette indennitarie si fermano all'1,6%.
In media, gli assegni ricevuti dai pensionati italiani, arrivano complessivamente a 11.943 euro, una cifra più altra di 245 euro rispetto a quella registrata dall'Istat nel 2013.
Pensioni, in media gli italiani percepiscono 11.943 euro annui
Ma non mancano le pensioni alte e d'oro. A percepire più di 5.000 euro al mese di pensione l'1,4% dei pensionati italiani, ovvero 227.632 persone.
A percepire invece pensioni superiori a 3.000 euro al mese il 6,1% dei pensionati (991.28). Mentre 9.190 persone certamente privilegiate percepiscono come pensione più di 10.000 euro mensili, quindi oltre 120.000 euro all'anno, vere e proprie pensioni d'oro che il presidente dell'Inps propone di tagliare anche per aumentare le pensioni minime, come propongono Forza Italia, Fratelli d'Italia e il Movimento 5 stelle.
Il 47,7% dei trattamenti previdenziali è erogato al Nord, il 20,4% al Centro, il restante 31,9% al Sud. Questi gli ultimi dati sul sistema previdenziale rilevati dall'Istat mentre prosegue senza sosta il dibattito politico, economico e sindacale sulla riforma pensioni che l'esecutivo ha deciso di rinviare al prossimo anno, inserendo però alcuni provvedimenti tampone nella legge di Stabilità 2016 al vaglio della Camera sul fronte della salvaguardia esodati, dell'estensione dell'opzione donna per la pensione anticipata col calcolo contributivo, l'allargamento del target dei beneficiari della no tax area pensionati e la sperimentazione della prepensionamento col part-time.