Sono i nuovi dati dell'Istat, dopo quelli dell'Ocse e dell'Inps, a mettere benzina sul fuoco delle polemiche sul rinvio della riforma Pensioni. Pesanti critiche arrivano al Governo Renzi non solo dalle organizzazioni sindacali e dai gruppi parlamentari di opposizione che rilanciano le loro proposte per le modifiche al sistema previdenziale, ma anche dalla maggioranza ci sono lamentele per come l'esecutivo ha affrontato la questione pensionistica nella legge di Stabilità 2016 dopo un anno di promesse alla fine non mantenute.
Pensioni e lavoro, il governatore toscano Enrico Rossi: Pd troppo timido
Non lasciano spazio ed equivoci le ultime dichiarazioni del governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi (Pd), su Facebook. Su questioni come l'aumento delle pensioni minime o insufficienti e misure contro la precarietà del lavoro "nel Partito democratico manca - ha detto Rossi -una voce forte che condizioni le politiche del partito". Il presidente della Toscana promette di occuparsi della questione e critica le scelte del Governo Renzi. "Avere rifiutato di discutere la proposta di Boeri - ha detto Rossi facendo riferimento alle proposte del presidente Inps - nulla toglie al problema delle pensioni minime e insufficienti.
E pure al fatto drammatico - ha proseguito il governatore toscano del Pd che condivide il piano di riforma pensioni proposto da Boeri - che la precarietà del lavoro ha creato una generazione di infelici - ha sottolineato - che non ha prospettive pensionistiche sicure".
Previdenza, Bergamini (Forza Italia): i nuovi dati dell'Istat sono allarmanti
"Sono dati allarmanti sui quali intervenire da subito", ha dichiarato oggi la parlamentare Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia, commentando i dati Istat sul sistema previdenziale dai quali emerge che il 25,7% degli assegni pensionistici non supera 500 euro al mese e che il 39,6% dei pensionati percepisce una pensione tra i 500 e 1000 euro.
"Uno dei principali impegni del nuovo programma di governo di Forza Italia - ha detto la Bergamini - è quello di portare le pensioni più basse a 1.000 euro al mese per tredici mensilità, il minimo indispensabile oggi - ha sottolineato - per vivere dignitosamente".