Il 25 novembre è entrata in vigore una disposizione della Unione Europea che riorganizza gli orari di lavoro negli ospedali. Anche l’Italia ha recepito la direttiva che fu messa nero su bianco con la Legge 161 di ottobre 2014 che da adesso è in vigore. Si tratta di alcune norme che regoleranno la durata del lavoro del personale ospedaliero e dei turni di riposo. Queste modifiche, riducendo le ore lavorative ed aumentando quelle da destinare al riposo, produrranno effetti positivi dal punto di vista occupazionale ed in un periodo dove si parla solo di tagli alla Sanità, almeno qualcuno potrà trovare finalmente un lavoro.
Il Ministro Lorenzin in Parlamento
Durante le interrogazioni parlamentari ai rappresentanti del Governo, il classico “Question Time”, il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin ha confermato le nuove disposizioni. In pratica, da adesso, un medico potrà lavorare per un numero massimo di 48 ore a settimana. Tra un turno e l’altro poi, dovrà essere messo a riposo per almeno 11 ore. Il Ministro ha ribadito che nessuna deroga sarà prevista nè tanto meno concessa ai riposi previsti. Gli effetti delle novità non saranno solo organizzativi, ma riguarderanno anche il campo delle possibili nuove assunzioni. Infatti è naturale che diminuendo l’orario di lavoro per gli operatori sanitari già in organico, sarà necessario implementare le unità lavorative con nuove assunzioni.
In un periodo di grosse difficoltà dal punto di vista occupazionale, sicuramente questa è una buona notizia.
Nuovo concorso ed assunzioni
Sempre durante le domande rivolte al Ministro, la Lorenzin ha spiegato che una iniziativa ormai prossima all’attuazione è il lancio di un nuovo concorso straordinario. Questa nuova gara cercherà, con nuovi assunti tra medici ed infermieri, di non destabilizzare il lavoro nelle strutture sanitarie italiane.
Molti dei posti messi in gara saranno rivolti anche a cercare di rendere stabili i rapporti di lavoro di alcuni precari della Sanità. Anche se dalle parole della Lorenzin non traspare alcuna preoccupazione, per molti addetti ai lavori, la riorganizzazione degli orari necessita di un contingente di 4.000 nuovi addetti che devono essere trovati subito.
Questo è il motivo della rapidità con cui il Ministero della Salute sta mettendo in piedi la macchina operativa che provvederà alla emanazione dei bandi di concorso. I numeri sono importanti e molto interessanti ed immaginiamo l’eco mediatico che avranno le procedure del bando non appena saranno rese note.