Il decreto per il concorso Scuola 2016 è stato firmato, a quanto pare, il 24 dicembre 2015, la vigilia di Natale. Il documento contiene solo i numeri dei posti, mentre del bando ancora non si sa nulla. Prima, come tutti sappiamo bene, va approvata la riforma delle classi di concorso. Ma il decreto già porta la prima cattiva notizia. I numeri dei posti messi a bando non sono esattamente quelli annunciati da Davide Faraone mesi fa. A farne le spese saranno i docenti di sostegno. In che senso?

Decreto concorso scuola 2016: i numeri dei posti

Il numero dei posti messi a bando nel concorso a cattedra 2016 saranno 63.712 posti, a conferma delle indiscrezione che erano trapelate nelle scorse settimane.

Ma a cambiare è la suddivisione. Il decreto firmato nei giorni scorsi prevede:

  • 52.828 posti comuni

  • 5.766 posti di sostegno

  • 5.118 posti di potenziamento.

Si nota subito una differenza con i numeri dati da Davide Faraone e dal ministro Stefania Giannini, che avevano anticipato per il sostegno 10.900 posti. Nel decreto ne troviamo quasi la metà. Brutta sorpresa per gli aspiranti docenti di sostegno, che non saranno affatto contenti di questo cambiamento di rotta del Ministero. Per leggere l'intero decreto e scaricarlo in formato pdf potete andare in questa pagina del sito ufficiale della FLC CGIL: http://3.flcgil.stgy.it/files/pdf/20151228/decreto-presidente-del-consiglio-dei-ministri-del-24-dicembre-2015-autorizzazione-concorso-docenti.pdf

Bando concorso a cattedra 2016 e le prove

Come detto sopra, non si sa nulla sull'uscita del bando, che conterrà le indicazioni per presentare la domanda di accesso al concorso scuola 2016.

Di certo non arriverà prima che siano approvate le nuove classi di concorso. Sulle prove dobbiamo ancora affidarci alle indiscrezioni, che come abbiamo visto, sebbene provenienti da fonti 'autorevoli', sono suscettibili di modifiche. Nessuna prova d'ingresso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per cui è prevista solo la prova scritta e quella orale.

I docenti della scuola dell'infanzia e della primaria affronteranno anche la prova d'ingresso. Per i docenti di sostegno non si sa nulla.

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