Recentemente, abbiamo parlato della nuova mobilità 2016/7 e della titolarità su ambiti, secondo la normativa contenuta nella legge 107, approvata lo scorso mese di luglio. Cosa cambierà per quanto riguarda il trasferimento dei docenti rispetto al passato? Quali sono le principali differenze?

Ebbene, gli insegnanti sanno benissimo come la titolarità su una specifica Scuola costituisca una garanzia, una sicurezza ma dal prossimo anno le cose, purtroppo, cambierannoper tutti quei docenti che si 'muoveranno' sia dal punto di vista professionale sia territoriale.

Docenti, mobilità anno scolastico 2016/7 e titolarità su ambiti territoriali

Come ha riportato il noto sito specializzato 'Orizzonte Scuola', per un docente essere titolare su una scuola specifica oppure su un ambito cambia moltissimo. C'è da precisare che la nuova normativa riguarderà una buona fetta di insegnanti: resteranno, tuttavia, esclusi i docenti che sono stati assunti nelle fasi 0 e A, oltre ovviamente tutti coloro che non parteciperanno a tali movimenti.

Un primo vantaggio della titolarità su scuola è rappresentato dalla certezza della sede di servizio, escludendo l'ipotesi di diventare soprannumerari, in caso di contrazione in organico: al contrario, la titolarità su ambito territoriale non offrirà più alcuna garanzia, visto che la scuola dove il docente andrà ad insegnare (su ambito) risulterà incerta.

Dopo il trasferimento, l'insegnante acquisterà, pertanto, la titolarità su ambito e dovrà di conseguenza attendere la chiamata diretta del dirigente scolastico per un incarico triennale: sarà premura del docente stesso presentare la propria candidatura nella scuola appartenente all'ambito al quale si è stati assegnati.

Miur dovrà chiarire molti aspetti legati a punteggio e graduatorie

Un altro svantaggio della titolarità su ambiti rispetto a quella su specifica scuola è rappresentato dal fatto che non si potrà continuare a maturare punteggio per il servizio continuato nella stessa scuola. Per la verità, questo del punteggio continuato è un elemento che rimane ancora tutto da chiarire e bisognerà attendere delle precisazioni future da parte del Miur. Altri interrogativi dovranno trovare delle risposte come, ad esempio, quello riguardante la 'sopravvivenza' delle graduatorie interne d'istituto per i docenti di ruolo.

Ci si chiede, inoltre, come potranno 'convivere' docenti titolari su una scuola specifica e docenti titolari su ambiti nello stesso organico ai fini delle graduatorie interne.

Il Miur dovrà fare chiarezza su questi ed altri aspetti, anche se il sospetto è che dietro l'angolo ci sia un nuovo ed ingiusto 'pasticcio'.