Corsivo addio? Quello che qualcuno aveva già previsto in un'epoca dove la tecnologia si fa sempre più largo nella vita quotidiana sta diventando realtà. Non solo smartphone, tablet, computer, orologi, occhiali e case intelligenti, l’era dell’elettronica modificherà le nostre abitudini anche a Scuola, dove il corsivo sta diventando obsoleto e addirittura inutile. Lento da scrivere e talvolta difficile da comprendere, soprattutto in un'epoca dove carta e penna rischiano di essere soppiantati dalle apparecchiature elettroniche, il corsivo potrebbe cedere il passo allo stampatello e venire abbandonato del tutto come già accade in alcune parti del mondo.

La Finlandia prima in Europa, nelle scuole solo stampatello

Non si tratta in realtà di una novità assoluta: la sparizione del corsivo dalle scuole è già da qualche tempo una realtà consolidata negli Stati Uniti. Nonostante siamo ormai abituati alle stravaganze del nuovo continente, quest’uso sta sbarcando oggi in Europa. Dall’autunno 2016 infatti nelle scuole finlandesi gli alunni invece del corsivo e della calligrafia impareranno il “fluent typing”, lo stampatello, in vista dell’addio alla penna e al passaggio alla tastiera del computer. A deciderlo è stato l’Istituto Nazionale di Educazione Finlandese che, in barba a psicologi e pedagogisti, ha deciso di orientarsi verso un futuro dove carta e penna non esisteranno più e per scrivere si useranno solo le lettere digitali.

"Questo passaggio aprirà la strada a un grande cambiamento culturale - ha detto Minna Harmanen del Consiglio Nazionale dell'educazione finlandese, riporta la Bbc - ma saper scrivere al computer è più rilevante nella vita di tutti i giorni".

Un’inevitabile conseguenza della rivoluzione digitale?

Si tratta di una novità che in Europa ci spiazza non poco, soprattutto perché proprio la Finlandia è uno dei paesi ai primi posti nelle classifiche Ocse-Pisa sulle competenze dei 15enni.

Il sistema scolastico finlandese compete nelle classifiche mondiali solo con quello cinese, ma con la differenza che il suo approccio è da sempre stato “children friendly”, dalla parte dei bambini. Ma allora come interpretare tale drastico cambiamento? La risposta è la più ovvia e soprattutto, come spesso accade con i popoli scandinavi, la più pragmatica.

Come spiegato dalla funzionaria Minna Harmanen, scrivere in stampatello è più veloce e si impara prima, il corsivo invece oltre a essere talvolta meno comprensibile poiché più personale, mal si adatta alle esigenze dello sviluppo tecnologico. Tuttavia, al di là delle scuole di pensiero, non si capisce perché eliminare il corsivo per legge, al punto da metterlo quasi al bando, nonostante ormai il suo destino appaia già inesorabilmente segnato.