Le attività di cura e sostegno (comunemente conosciute comecaregiving) oggi non sono tutelate nè giuridicamente riconosciute, come avviene in molti paesi della Comunità europea. Attività svolte prevalentemente dai parenti nei confronti delle persone con invalidità totali e con patologie complesse dello stesso nucleo familiare. Per ovviare ad una simile mancanza, le deputate Vanna Iori e Marialuisa Gnecchi del Partito Democratico hanno presentato un disegno di legge, l'Ac 3414,con lo scopo di allineare l'ordinamento giuridico italiano a quello europeo.

La proposta del PD per la figura del caregiver

"La figura del caregiver familiare assume un’importanza determinante e rappresenta una risorsa di incommensurabile valore nel sistema del welfare", affermano la Gnecchi e la Iori, fiduciose che da parte delle istituzioni vi sia quella necessaria attenzione per il suo pieno riconoscimentoanche in Italia.I dati statistici forniti dall'ISTAT, ci dicono che in Italia esistonooltre 9 milioni di caregiver familiari, per lo più donne, che spesso si trovano a dover svolgere contemporaneamente più ruoli: assistere bambini e anziani, assumere il ruolo di madre e di moglie. Dai dati dell'ISTAT emerge anche un dato assai significativo del lavoro sconosciuto: sono circa 20 milioni le ore che al giorno vengono destinate all'assistenza, (oltre 7 miliardi di ore all’ anno), con un significativo risparmio per la finanza pubblica in materia di welfare.E' per necessità ma anche per scelta affettiva che si sceglie l'attività di cura ed assistenza, spesso senza una preparazione specificasulleprestazioni sociali e sanitarie da praticare nei confronti degli assistiti autosufficienti e non.

Per poter svolgere nel migliore dei modi possibili l'attività di caregiving, le donne spesso vanno incontro a riduzioni dell’orario di lavoro o addirittura alla rinuncia dell’occupazione, con grave pregiudizio economico.

In Italia, non esistono soluzioni a questi bisogni ed a queste problematiche tanto che il Parlamento europeo hasollecitato il Governo italiano ad affrontare questa così importante problematica.

Caregiver familiare, obiettivo qualifica professionale

Le deputate del partito democratico con il loro disegno di legge, a costo zero per lo Stato, raccogliendo le raccomandazioni europee, chiedono il riconoscimento della figura del caregiver familiare da considerarsicome risorsa dei servizi socio-sanitari, con unruolo finalmente riconosciuto giuridicamente anche se volontario.

Nel disegno di legge si dà particolare rilievoall’attività di informazione e orientamento per l’accesso ai servizi assistenziali e alla loro corretta fruizione. Essenziale è la formazione finalizzata al corretto e sicuro svolgimento del lavoro di assistenza e cura.

Alle regioni viene demandata laformalizzazione e la certificazione delle competenze e dell’esperienza maturata dal caregiver familiare, con l'obiettivo dell' acquisizione dellaqualifica di operatore socio-sanitario per l'autoimprenditorialità,o di altre figure professionali dell’area socio-sanitaria ad essa collegate.

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