Il governo Renzi sembra mantenere la sua posizione sul tema previdenziale: è necessario uno studio approfondito prima di poter realmente pensare ad una riforma pensioni per il 2016che stemperi alcune durezze della legge Fornero. I sindacati non ci stanno e, attraverso le parole di Proietti della Uil, raccolte dal sito IlSussidiario, e quelle di Susanna Camusso della Cgil, fanno sapere che se non si aprirà un tavolo di confronto con le parti sociali, non può che esservi una mobilitazione. Il governo Renzi ha assunto negli ultimi mesi una posizione piuttosto ambigua: in un primo momento, infatti, sembrava che propendesse per il Piano Boeri, ma poi qualcosa deve essere cambiato e il confronto è stato rinviato ancora una volta.

Dall'esecutivo giungono, dunque, risposte incerte, l'ultima in ordine di tempo, che sembra chiarire la linea del governo, è stata quella di Morando, quando ha dichiarato, serenamente, che l'esecutivo sta pensando in primo luogo 'se' e poi successivamente 'come' fare una riforma delle Pensioni per il 2016. Infine, anche Landini ha attaccato l'esecutivo su lavoro e pensioni ai microfoni di DiMartedì.

Proietti e la Quota 41 per tutti: ultime novità riforma pensioni 2016

Secondo Proietti della Uil, la riforma pensioni 2016 dovrebbe prevedere come meccanismo principale la Quota 41, la quale non dovrebbe essere pensata soltanto per i lavoratori precoci ma per qualsiasi lavoratore. Non si tratta, certo, di un regalo da fare a chi ha lavorato una vita intera, ma si tratterebbe invece di fare del bene al paese: permettendo un'uscita anticipata generalizzata, si combatterebbe la disoccupazione e si potrebbero rilanciare in questo modo i consumi.

Alla domanda se una riforma del genere non peserebbe troppo sulle casse dello Stato, il sindacalista risponde semplicemente che il governo Renzi avrebbe dovuto incalzare sulla questione dell'evasione fiscale, perché, se si riuscisse a mettere in campo una vera battaglia in quel senso, ci sarebbero i soldi per compiere una serie di riforme che veramente possano aiutare le persone, sia per quanto riguarda le pensioni sia per quanto riguarda il lavoro.

Proietti, comunque, sembra essere ben consapevole che difficilmente il governo Renzi prenderà in considerazione una proposta di questo tipo e rilancia la 'minaccia' della mobilitazione.

Landini, Camusso e le ultime novità sulla riforma pensioni 2016

La sfida sulla riforma delle pensioni 2016è stata rilanciata anche dai programmi di informazione del martedì.

Innanzitutto a Ballarò, il segretario della CGIL, Susanna Camusso ha rilanciato la necessità di una riforma che tenga conto della differenza delle attività lavorative e che l'aspettativa di vita non ha senso se si svolgono mansioni differenti: una vera riforma deve tenere presente qual è la condizione lavorativa e non soltanto l'età. Durante il programma DiMartedì, invece, è intervenuto Maurizio Landini, il quale ha attaccato Alfano e il governo Renzi su due punti: il primo riguarda il lavoro e ha sottolineato come i dati sulla crescita occupazionale siano essenzialmente falsati dal fatto che si stanno sviluppando forme di lavoro altamente precario come i voucher, che aiutano le aziende a fare cassa e il cui peso ricade sui lavoratori; il secondo riguarda la riforma delle pensioni Fornero che è servita essenzialmente per fare cassa: si tratta di 80 miliardi di euro risparmiati sulle spalle delle fasce più deboli della popolazione. La necessità di una riforma della previdenza nel 2016 dovrebbe servire soprattutto a favorire il turnover generazionale. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.