Il caso di un insegnante di Scuola superiore riportato dal quotidiano “La Stampa” nell’edizione del giorno 18 gennaio 2016 riapre il quesito se sia conveniente riscattare il periodo di decorrenza giuridica del ruolo allo scopo di accorciare i requisiti anagrafici necessari per andare in pensione e per ottenere un assegno pensionistico più vantaggioso. Il docente ha scritto una lettera all’esperto del quotidiano torinese descrivendo la propria situazione professionale e contributiva.

Nato il 10 maggio del 1956, lo scrivente presta servizio presso una scuola superiore: alla fine di agosto 2016 gli anni di contributi versati ammonteranno a 39, più ulteriori nove mesi e ventitré giorni.

Il docente ha proceduto anche con il calcolo di quale sarà la sua situazione contributiva al termine del 2019, anno in cui prevede di andare in pensione. Tra oltre tre anni, infatti, avrà totalizzato 42 anni, nove mesi e ventitré giorni. Tuttavia, se in quell’anno l’età minima per la pensione dovesse aumentare di quattro mesi per la maggiore speranza di vita, il requisito contributivo per gli uomini sarà di almeno 43 anni e tre mesi. Il quesito dell’insegnante è chiaro: potrebbe essere vantaggioso riscattare, anche in parte, la decorrenza giuridica del ruolo, considerando che la data di immissione fu il 10 settembre del 1984?

Docenti, è conveniente riscattare il ruolo?

La risposta dell’esperto de La Stampa conferma le previsioni dell’insegnante: nel 2019, per poter andare in pensione, occorreranno 43 anni e tre mesi di contributi versati.

In questa situazione, il docente dovrebbe rimandare l’uscita da lavoro al 2020. Pertanto, l’esperto consiglia all’insegnante di prendere in considerazione possibili scorciatoie per anticipare l’uscita da lavoro.

Ricordiamo che, nel caso in esame, si tratta di fare domanda di riscatto dei periodi che intercorrono fra la decorrenza giuridica e la decorrenza economica della nomina nei quali non si è svolto l’insegnamento.

La domanda va presentata all’Inps, gestione ex Inpdap, entro due anni dalla maturazione del requisito dell’età necessaria per la pensione.

Per calcolare la convenienza economica del riscatto occorre far riferimento alla tabella allegata al decreto del ministero del Tesoro del 9 maggio 1992 in caso di utilizzo del meccanismo retributivo o misto, mentre in applicazione del solo metodo contributivo occorre applicare l’aliquota obbligatoria valida al momento in cui si presenta la domanda.