Continua a rimanere molto caldo il tema riforma Pensioni e Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro,tornando sull'argomento flessibilità in uscita, ha manifestato fiducia e ottimismo: "Anche il vice ministro dell'Economia Enrico Morando ha dato conferma sul fatto che il Governo affronterà il discorso relativo alla flessibilità in uscita delle pensioni durante il 2016". A riportarlo è il portale "PensioniOggi.it".
Flessibilità in uscita, argomento molto caldo
Il dibattito sulla riforma pensioni 2016 si focalizza soprattutto sulla flessibilità in uscita, ovvero la possibilità di anticipare l'accesso al piano pensionistico di 3-4 anni rispetto all'età attuale, con alcune decurtazioni sull'assegno del lavoratore.
Damianoha voluto spiegare meglio l'argomento con queste parole: "Esistono alcune proposte di legge, da parte di partiti di maggioranza e di opposizione, già messe a fuoco dalla Commissione Lavoro della Camera, che hanno l'obiettivo di consentire l'accesso alla pensionea partire dai 62 anni di età anagrafica".
Pensioni: lavoratori precoci, donne e flessibilità in uscita
Cesare Damiano ha aggiunto anche che per i lavoratori precoci, la proposta attuale è quella di poter uscire dal lavoro con almeno 41 anni di contributi versati. Inoltre, potrebbero arrivare correzioni anche sul discorso relativo alle donne, focalizzando l'attenzione soprattutto sulle madri e su chi assiste familiari con disabilità gravi.
Quasi certamente ci saranno altri interventi per valorizzare la contribuzione mista, per i giovani che hanno perso l'integrazione al trattamento minimo e per i disoccupati con almeno 55 anni d'età.
Si potrebbe mettere mano agli assegni più alti per trovare le risorse necessarie per attuare la flessibilità in uscita tanto agognata.
Come ribadito già dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, comunque, non saranno toccati gli assegni sotto i 2.500/3.000 euro, e molto probabilmente verrà aperto un lungo dibattito, al fine di garantire la massima trasparenza a tutti i cittadini italiani.