Arrivano nuove prese di posizione a ribadire la necessità di un intervento correttivo e di flessibilità all'interno del comparto previdenziale, in seguito ai dati prodotti dai ricercatori dell'ente di statistica pubblico. "Lo studio dell'Istat sulle pensioni contiene molte preziose indicazioni" spiega il Presidente della Commissione alla Camera Cesare Damiano, indicando tra le più importanti il fatto che "il rischio di povertà tra le famiglie con pensionati sia più basso di quello delle altre famiglie". Per l'esponente della minoranza Dem, questo fattore evidenzia come l'accesso alla previdenza possa diventare uno strumento importante per la lotta al disagio economico e sociale.
Si tratta di "un dato che ci convice sempre di più nella nostra tesi a favore della flessibilità del sistema previdenziale", supportata da proposte concrete già depositate lo scorso anno presso la Commissione e poste in diverse occasioni all'attenzione del Governo.
Riforma pensioni, le motivazioni alla base dell'avvio di maggiore flessibilità nell'accesso all'Inps
Stante la situazione, ne è conseguita la richiesta al Premier Renzi e all'esecutivo da parte dell'esponente del Partito democratico di mantenere la promessa fatta sulla flessibilità. Una richiesta che d'altra parte i lavoratori in età avanzata ed i pensionandi in stato di disagio avanzano ormai da anni, visto che l'inasprimento improvviso quanto repentino dei criteri di quiescenza risale ormai al lontano 2011, senza che sia arrivata nel frattempo una misura correttiva di natura strutturale e definitiva.
"Mandare in pensione, a partire dai 62 anni, lavoratori diventati disoccupati dopo i 60 anni di età e rimasti inattivi e senza reddito, li salva dalla povertà" rimarca l'ex Ministro del lavoro Damiano. Mentre suggerisce che oltre a questa dinamica, il pensionamento li aiuterà anche a fornire un sostegno ai propri familiari.
Ma anticipando la pensione fino a quattro anni si ottiene anche di "fare spazio ai giovani nelle aziende". Si tratta di motivazioni forti che giovano in favore della creazione di una misura di quiescenzaanticipata nel corso del 2016.
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