Il passaggio da 'diritto' a 'dovere' sembra ormai scontato. Il Ministero dell'Istruzione ha provveduto ad emanare una circolare (protocollo numero 35 del 7 gennaio scorso), attraverso la quale il dicastero di Viale Trastevere ribadisce la normativa contenuta nella legge 107, quella riguardante la formazione dei docenti come 'obbligatoria, permanente e strutturale'.
Formazione docenti obbligatoria: il bonus da 500 euro è una strada
Come si dovrà comportare l'insegnante? Le direzioni da prendere saranno essenzialmente due, come indicato dall'autorevole quotidiano 'Italia Oggi'.
La prima direzione è quella relativa all'ormai famoso bonus da 500 euro destinato agli insegnanti, di cui si potrà disporre secondo le indicazioni del Miur (precise o meno che siano); la seconda direzione, invece, verrà gestita direttamente dall'amministrazione centrale, dagli USR e dalle scuole.
Chi sosterrà finanziariamente la formazione 'obbligatoria' dei docenti? Dovrebbero essere quelle stanziate dalla medesima legge 107, ovvero quelle relativa al PON (Piano operativo nazionale) e al FSE (Fondo sociale europeo).
La circolare, comunque, non ammette repliche visto che parla esplicitamente di partecipazione alle azioni formative da parte di 'ogni docente', azioni formative deliberate in seno al collegio docenti in ottica approvazione PTOF.
Scuola e piano d'istituto: le direttive sulla formazione obbligatoria docenti
Il piano d'istituto dovrà contenere delle indicazioni di massima riguardanti le azioni formative da svolgere, su scala pluriennale, in base alle esigenze dei vari docenti che prestano servizio in quella determinata istituzione scolastica. In ogni caso, il piano d'istituto dovrà tenere nella massima considerazione quelle che saranno le esigenze dei docenti neoassunti.
Inoltre, il Miur suggerisce la massima attenzione verso quei docenti che saranno impegnati nei processi riguardanti la digitalizzazione, oltre a quelli che verranno impiegati nei ruoli cosiddetti 'sensibili' come quelli riguardanti la sicurezza, il pronto soccorso e la prevenzione.
Sul piano giuridico, la legge 107 considera la formazione come un obbligo da rispettare, senza modifiche al proprio orario di lavoro e senza che venga prevista alcuna retribuzione. Ragion per cui, si farà ancora affidamento al vigente contratto di lavoro, il quale stabilisce un tetto di 40 ore annuali inerenti a questo tipo di attività.