Arriva ufficialmente il piano di digitalizzazione nelle scuole. In un articolo pubblicato nell'edizione odierna di martedì 12 gennaio 2016 del quotidiano 'Italia Oggi', si parla di 'ingresso' nelle scuole di più di 8000 'Animatori digitali': si tratta, per l'esattezza, di 8303 insegnanti che verranno incaricati di seguire, nel prossimo triennio 2016/2018, il processo di digitalizzazione nella Scuola a cui verranno assegnati.

Ultime news scuola, martedì 12 gennaio 2016: il nuovo PNSD e gli animatori digitali

Il Ministero dell'Istruzione, quindi, dà ufficialmente il via al secondo step del nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale (Pnsd), partito il mese scorso con l'individuazione nelle varie scuole dei docenti che si occuperanno di questa nuova attività.

Il Pnsd è uno degli obiettivi che stanno più a cuore al ministro Stefania Giannini: il compito di questi insegnanti sarà quello di lavorare 'per la diffusione di una cultura digitale condivisa', secondo quanto viene precisato dal Ministero dell'Istruzione. Gli animatori digitali saranno in prevalenza donne (4.594 contro 3.709 uomini) e avranno un'età media di 45 anni: per quanto riguarda la suddivisione nei vari cicli scolastici, la maggior parte di animatori digitali agirà nelle scuole del primo ciclo (5.443 unità) mentre i restanti 2.860 insegneranno nelle scuole del secondo ciclo.

Scuola, arrivano gli animatori digitali: formazione e compiti

Nelle prossime settimane, il Miur provvederà ad inviare a tutte le scuole d'Italia le Linee guida necessarie per redigere il loro Piano Digitale: il dicastero di Viale Trastevere ci tiene a precisare che il documento sarà collegato anche al PTOF (Piano triennale dell'offerta formativa), in base al quale le famiglie potranno essere consigliate per la loro scelta.

Le scuole 'polo', scelte dal Miur, si occuperanno della formazione degli oltre ottomila animatori digitali (già stanziati 850.000 euro per sostenere il progetto) che avranno il compito di organizzare attività e laboratori, oltre a quello di trovare delle soluzioni metodologiche e tecnologiche che risultino innovative come ad esempio l'istituzione di biblioteche multimediali o la creazione di ambienti di apprendimento integrati.