Il dibattito sulla riforma Pensioni 2016 non sembra essersi arenato neanche dopo l'intervento dell'Europa che ha chiesto all'Italia di far fede ai propri impegni e di non toccare la legge Fornero: mentre i lavoratori precoci, tra i più penalizzati dalla riforma, si organizzano e mettono in piedi una nuova piattaforma nazionale in vista della prosecuzione della mobilitazione, arrivano due notizie che di certo possono avere un impatto molto forte sul dibattito. Da un lato, infatti, al Tribunale di Palermo è stata data ragione ad un pensionato che aveva ricorso contro il Bonus Poletti – il che rimette tutto in discussione sul piano della costituzionalità del provvedimento; dall'altro, sembra esserci in arrivo una stretta da parte del governo Renzi sulle prestazioni assistenziali: la motivazione è che si cercano risorse per un provvedimento di contrasto alla povertà.

Sul fronte, invece, della battaglia per una riforma delle pensioni nel 2016, Cesare Damiano annuncia che presto riceverà dall'Inps l'ipotesi di spesa che la sua proposta presenterebbe: il Presidente della Commissione Lavoro intende dimostrare che la flessibilità si può fare, così come si può fare la Quota 41 che sanerebbe definitivamente la situazione dei precoci.

Ricorso contro il Bonus Poletti e le novità sulla riforma pensioni 2016

È passato già quasi un anno da quando la Consulta aveva dichiarato l'incostituzionalità della norma contenuta nella riforma pensioni Fornero che bloccava la rivalutazione e l'adeguamento degli assegni pensionistici nel biennio 2012/13. La risposta del governo Renzi non fu immediata ma alla fine si è realizzato un provvedimento che suscitò molte polemiche, il famoso 'Bonus Poletti'che rappresentò una forma di restituzione molto limitata.

A quel punto, attraverso sindacati o iniziative individuali, molti pensionati avevano deciso di ricorrere per vedere rispettato il proprio diretto ad un rimborso completo di quanto trattenuto indebitamente; ebbene, la notizia che giunge è che il Tribunale del Lavoro di Palermo ha dato ragione ad un pensionato che aveva depositato ricorso e ha trasmesso gli atti alla Consulta.

Secondo i sindacati, quanto accaduto potrebbe avere degli effetti realmente dirompenti sulle future politiche del governo Renzi: la Consulta, infatti, è chiamata nuovamente a decidere sulla costituzionalità o meno del 'Bonus Poletti'. Qualora la risposta fosse che si tratta di un provvedimento incostituzionale, il governo dovrebbe restituire tutto quanto è stato trattenuto e difficilmente vi sarebbe spazio per qualsiasi altra forma di intervento sul sistema pensionistico e sul mondo del lavoro.

Stretta alle prestazioni assistenziali e ultime notizie pensioni 2016

Potrebbe essere in arrivo una nuova stretta sulle pensioni da parte del governo Renzi: a quanto pare, sarebbe allo studio dell'esecutivo un provvedimento di riordino e razionalizzazione delle prestazioni assistenziali che vengono erogate dallo Stato. La motivazione sarebbe quella di reperire le risorse per la produzione di un nuovo strumento di contrasto alla povertà generalizzata. Non si tratterebbe comunque di una riforma delle pensioni di disabilità o di invalidità, ma di una sorta di 'spending review' su tutte le altre forme di assistenza: a dichiararlo è il Ministro Giuliano Poletti, il quale ne ha sottolineato la necessità per affrontare la questione dei nuovi poveri.

Una stretta sarebbe in arrivo anche per le pensioni erogate a coloro che si trovano all'estero e che sono soggette ad un regime fiscale piuttosto favorevole: l'obiettivo sarebbe quello di rendere meno conveniente l'andarsene via dall'Italia. Per gli aggiornamenti su tutte le questioni previdenziali, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.