Le ultime novità sui dibattiti per la riforma pensioni 2016non lasciano ben sperare che vi possa essere un intervento concreto e reale nei prossimi tempi: l'Europa è stata chiara, la legge Fornero non può essere toccata perché assicura la tenuta dei conti del nostro paese. Eppure, da più parti si sottolinea come la possibilità di un intervento possa non essere così deleteria se vista in prospettiva: le proposte di riforma Pensioni, infatti, possono avere dei costi nel breve periodo ma sarebbero comunque sostenibili sul lungo periodo. A sostenerlo è sia Cesare Damiano, il quale cerca in tutti i modi di dimostrare che la sua proposta sarebbe sostenibile se vista in una prospettiva decennale, sia Tito Boeri, che rilancia il suo Piano e la sua sostenibilità.

Nel frattempo, arrivano novità sui precoci: la mobilitazione sta prendendo forma attraverso la costituzione di banchetti regionali e la ricerca di appoggi politici (su tutti, è arrivato quello di Matteo Salvini). Infine, arriva un approfondimento col pensiero di Luigino Bruni, docente all'Università Lumsa di Roma,in cui si spiegano quali sono i veri limiti della legge Fornero e la parola utilizzata è 'privilegi'.

Ultime novità Pensioni lavoratori precoci

Il fronte dei lavoratori precoci ha deciso di passare all'azione attraverso una serie di iniziative volte a rendere conosciuta al grande pubblico la propria condizione: la richiesta di una riforma pensioni su base Quota 41 non sembra essere un'idea folle, dal momento che è appoggiata trasversalmente sia da Cesare Damiano che dai sindacati.

Un appoggio politico importante è arrivato anche da Matteo Salvini, fiero avversario della riforma pensioni Fornero, il quale ha chiesto ai comitati dei precoci una maglietta che molto probabilmente indosserà durante una delle sue frequenti apparizioni televisive. Nel concreto, i lavoratori precoci intendono mettere in campo una sorta di piattaforma nazionale con una segreteria nazionale formata da almeno sei rappresentanti; contestualmente, sono stati creati gruppi territoriali e la richiesta è quella di iscriversi e di partecipare alle iniziative di mobilitazione: gli appuntamenti la momento sono due, quello del 20 febbraio, quando ci sarà l'assemblea organizzativa del movimento, e l'idea di indire una grande manifestazione entro la data del 19 marzo 2016.

I privilegi della riforma pensioni Fornero: ultime novità dal dibattito

Sulla questione del 'veto' dell'Europa e più in generale sui dibattiti intorno alla riforma pensioni 2016, è stato chiesto il parere di un docente dell'Università Lumsa di Roma, Luigino Bruni, il quale ha spiegato a suo avviso cos'è che non funziona nella legge Fornero.

Innanzitutto, bisogna sottolineare, dice il professore, come si tratti di una riforma che non è presente negli altri paesi europei ma che è stata comunque resa necessaria dal fatto incontrovertibile che riguarda l'invecchiamento della popolazione attiva. Il vero nodo intorno al quale si ritrovano le iniquità è quello dei privilegi: la legge Fornero, al momento, è penalizzante per i lavoratori 'comuni' ma mantiene i privilegi della politica. Il professore ricorda, inoltre, che il sistema pensionistico di un paese non rappresenta una sorta di contratto privato ma risponde ad esigenze in senso stretto 'previdenziali', il che vuol dire che la pensione deve rispondere anche ad esigenze di redistribuzione della ricchezza nazionale e deve essere 'solidaristica'.

In questa direzione, la critica del professore si concentra soprattutto sulla questione degli esodati, vera assurdità della legge Fornero, e sul fatto che il dibattito su una possibile riforma del sistema è sempre 'inquinato' dalle esigenze elettorali. Per aggiornamenti e discussioni sul merito, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.