Prende forma il prossimo concorso nella Scuola: le ultime notizie trapelate dopo l’approvazione delle nuove classi di concorso da parte del Consiglio dei ministri anticipano che il bando uscirà nella prima settimana di febbraio. Sui numeri, invece, sono previsti circa 200 mila candidati per uno dei 63.712 posti messi a disposizione. Tuttavia permangono ancora numerose incertezze sul concorso 2016: innanzitutto quale sarà l’anno scolastico nel quale i vincitori occuperanno effettivamente la propria cattedra. Dubbio manifestato da più parti in quanto, nelle intenzioni del Governo Renzi, nel triennio 2016-2018 non solo verranno immessi in ruolo i vincitori del prossimo concorso, ma ulteriori 30 mila docenti che attualmente sono iscritti alle graduatorie ad esaurimento.
E poi c’è la questione dei vincitori del concorso 2012: quale precedenza avranno nell’assegnazione dei posti?
Immissioni in ruolo scuola 2016, concorso e Gae: a quando la cattedra?
Nei giorni scorsi, il quotidiano Italia Oggi aveva avanzato l’ipotesi che tutte le assunzioni (più di 90 mila tra concorso e Gae) saranno spalmate su tutto il triennio. Non solo, ma le assunzioni saranno vincolate alle decisioni del Governo che dovrà valutare, di anno in anno, necessità di immissione nell’organico della scuola dei nuovi insegnanti e peso sul bilancio dello Stato. Il che equivale a dire che non tutti i docenti avranno il posto assicurato il prossimo settembre, anzi l’assunzione per molti di loro probabilmente slitterà di anno in anno.
Concorso 2016 elementari e infanzia: precedenza ai vincitori del 2012?
Più o meno dello stesso avviso è La Repubblica che in un articolo di oggi, 22 gennaio, avanza l’ipotesi che i vincitori del concorso 2016 delle scuole elementari e dell’infanzia ottengano la cattedra solo nell’anno scolastico 2017/2018, lasciando posto, per settembre 2016, sia ai 1.720 idonei del concorso del 2012 che ancora non hanno trovato cattedra che agli appartenenti alle Graduatorie ad esaurimento dell’infanzia.
Ricordiamo che, nelle previsioni del bando di prossima uscita, le assunzioni alle elementari saranno circa 17 mila, mentre dovranno essere coperte le carenze in materie come la matematica (4.700 cattedre), le lingue (3 mila) e, ex novo, l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri (500 cattedre).