Martedi 23 febbraio, le Commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera dei Deputati discuteranno la legge delega che contiene norme per il contrasto della povertà ed il riordino delle prestazioni previdenziali che porterà - se approvato mediante decreto legislativo - un significativo taglio a tutte quelle prestazioni economiche legate al valore Isee (quindi assegno sociale, maggiorazioni, quattordicesima etc.). A questi strumenti di natura assistenziale si aggiungerà anche la pensione ai superstiti, la quale può essere di reversibilità o indiretta e che non sara piu' considerata prestazione previdenziale bensì assistenziale.

L’unica nota positiva del disegno di legge sembra essere al momento l’approvazione di una nuova misura economica ‘Sostegno all’inclusione attiva’ (cosiddetto SIA), rivolto alle famiglie che stipuleranno un patto di servizio con i servizi sociali al fine di poter ricevere un sussidio mensile.

Pensione reversibilità: come funziona oggi e come potrebbe cambiare?

Ciò che invece ha suscitato molto clamore e critiche e stato l’allarme diffuso dalla Cgil relativo alla possibilità di rivedere la pensione di reversibilità, facendola dipendere appunto dal valore Isee.Fino ad oggi questa è dipesadal numero dei familiari e dall’importo della pensione, ovvero:

  • spetta il 60% della pensione se vi è solo il coniuge superstite;
  • spetta l’80% se vi è anche un figlio altre al coniuge;
  • spetta il 100% se vi sono coniuge + almeno due figli.

La pensione viene invece ridotta del:

- 25% se il reddito è superiore a 1.500 euro mensili;

- 40% se il reddito supera i 2 mila euro mensili;

- 50% nel caso sia superiore a 2.500 euro mensili.

Con il nuovo disegno di legge si vogliono ridefinire le prestazioni di natura assistenziale, nonché alcune di natura previdenziale come la pensione di reversibilità, facendole dipendere unicamente dal valore Isee dei cittadini richiedenti le rispettive prestazioni. Questo significa che per le Pensioni di reversibilità o quelle indirette non avranno piu' tanto valore i contributi versati in vita dal lavoratore o dal pensionato deceduto, bensì dallostato di bisognodei familiari superstiti.In pratica, dal 2016 la pensione potrebbe cambiare cosi':

  • reddito fino a 19.573,71 = il familiare superstite avrebbe diritto solo al 60% (fin ad oggi nessuna riduzione);
  • reddito tra 19.573,72 a 26.098,28 = il familiare superstite avrebbe diritto solo al 45% della pensione di reversibilità (fin ad oggi riduzione del 25%);
  • reddito tra 26.098,29 fino a 32.622,85 = il familiare superstite avrebbe diritto solo al 36% della pensione di reversibilità (fin ad oggi riduzione del 40%);
  • reddito superiore a 32.622,86 = il familiare superstite avrebbe diritto solo al 30% della pensione (fino ad oggi riduzione del 50%).