Le ultime dichiarazioni di Davide Faraone, in risposta all'interpellanza del M5S sul concorso Scuola 2016, hanno chiarito alcuni aspetti che dovrebbero avere i bandi ma non hanno definito quali potranno essere le modalità concrete e le tempistiche: al momento, si sa soltanto che l'emanazione non dovrebbe avvenire prima di una quindicina di giorni, che le prove si espleteranno a marzo (scritta) e giugno (orale) e, nonostante il tempo sia così ristretto, non c'è ancora alcuna chiarezza sui programmi da studiare. Faraone ha detto che le domande non verteranno sulle conoscenze nozionistiche ma sulle competenze didattiche e metodologiche, ma non è ancora chiaro cosa si debba studiare e cosa no.

Nel frattempo, i sindacati confederali con lo Snals e la Gilda hanno chiamato una giornata di mobilitazione per venerdì 12 febbraio, e, leggendo il comunicato, i precari hanno l'impressione che le organizzazione sindacali si siano mosse troppo in ritardo e con poca 'veemenza'. Un altro aspetto per nulla secondario è che altri sindacati (ad esempio, i Cobas e l'Anief) hanno deciso di non partecipare alla manifestazione dei confederali (almeno per il momento), il che non può che segnalare una certa debolezza nel fronte dei sindacati.

Le richieste della manifestazione contro il concorso scuola 2016

Il comunicato si apre con un'affermazione molto netta: la giornata di mobilitazione nasce per il fatto che il Miur ha deciso di non confrontarsi con i sindacati e di risolvere in maniera collaborativa la situazione delle decine di migliaia di docenti abilitati che rischiano di essere espulsi dalla scuola.

Le richieste sono essenzialmente tre: la prima è quella di non ignorare la situazione dei docenti abilitati di II fascia; la seconda riguarda la situazione dei docenti d'infanzia vincitori di concorso e in GaE che non sono rientrati nel piano assunzionale; la terza riguarda la richiesta di un nuovo TFA per permettere l'abilitazione anche a chi, per il momento, non ha avuto la possibilità di prenderla.

Per quanto riguarda il concorso scuola 2016, il comunicato in realtà dice molto poco: da un lato si sottolinea come sia quella la via maestra da seguire per l'assunzione di personale nella scuola, dall'altro si sostiene che le modalità e i tempi con cui è stato pensato non possono che aprire il fianco a contenziosi. L'unica proposta concreta è quella di aprire un tavolo di confronto e, per il momento, rinviare le procedure del concorso a quando si riuscirà a chiarire quale debba essere il futuro del precariato. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.