Èstato firmato il contratto integrativo sulla mobilità per il personale della Scuola, nello specifico si fa riferimento ad un'integrazione del contratto già esistente tra sindacati e scuola. Viene dato un nuovo assetto alle regole della mobilità docenti per il biennio 2016/2017 facendo capo alla legge 107/2015.
Mobilità docenti: integrazione
Di cosa si tratta: La mobilità docenti viene integrata di una nuova parte che la completa nel suo essere. Viene contemplata la possibilità di mobilità professionale: ovvero un docente ha la possibilità di cambiare il grado della scuola nel quale insegna.
Viene considerata la mobilità territoriale: la mobilità viene intesa come possibile anche attraverso gli ambiti territoriali; restano punti fermi il grado d'istruzione e le classi di concorso.
Percorso: in data 10 febbraio si è verificata la sigla del contratto collettivo nazionale integrativo; compito del Miur e di certificare l'avvenuto compromesso entro un mese, il successivo passaggio sarà la registrazione alla Corte dei Conti. La mobilità avrà inizio a marzo e terminerà a luglio.
Temi principali dell'accordo: i docenti immessi in ruolo nell'a.s. 2014/2015 possono fare domanda per avere la mobilità tra scuole sia per ambiti che per titolarità. La domanda può essere accolta assegnando gli ambiti alle scuole oppure le proposte possono essere fatte dai dirigenti scolastici per uno degli ambiti richiesti.
Chi è stato assunto tramite il progetto Buona Scuola in fase 0 o A sarà collocato con sede definitiva nella provincia presso la quale sono stati assunti. Vige la possibilità per essi di fare domanda per ambiti territoriali, ma loro posizione verrà valutata dopo gli altri candidati. Chi è stato assunto in fase B o C e proviene dal concorso vedono assegnarsi un ambito inerente a quelli della provincia che li ha assunti.
Chi è stato assunto in fase B o C ma tramite Gae possono accedere agli ambiti internazionali tramite la mobilità. Ulteriori dettagli verranno trattati, al fine di raggiungere accordi, tra il Miur e i sindacati.