Anche i dipendenti statali potranno usufruire del part time 3 anni prima di andare in pensione. Si tratta di una specie di pensione anticipata, prevista dalla Legge di Stabilità 2016 per i dipendenti privati, che permette, a chi ne fa richiesta, un distacco graduale la lavoro senza perdere nulla dell’assegno che sarà percepito al momento della collocazione in pensione.

La novità sulle Pensioni degli statali è compresa nel decreto Milleproroghe in corso di approvazione alla Camera.

Part time per gli statali prossimi alla pensione: quasi una flessibilità

Il part time pre-pensionistico per gli statali funzionerà allo stesso modo di quello per i privati: sarà innanzitutto necessario un accordo tra il lavoratore e l’amministrazione di appartenenza e che il dipendente abbia un’età di 63 anni e 7 mesi per gli uomini e 63 anni e 7 mesi per le donne. Altro requisito essenziale è quello di aver raggiunto i 20 anni di contributi.

In caso di raggiungimento dell’accordo, il lavoratore potrà avere una riduzione tra il 40 e il 60 per cento dell’orario di lavoro, mentre il calo della retribuzione sarà ammortizzato dall’inserimento in busta paga dei contributi pensionistici che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’Inps.

Lo Stato, a sua volta, verserà dei contributi figurativi per i tre anni di part time, consentendo al lavoratore di andare in pensione con lo stesso assegno che avrebbe percepito se avesse lavorato a tempo pieno.

Molti hanno visto questa novità del part time dopo i 63 anni come una sorta di flessibilità in uscita della quale si continua a parlare, ma senza che se ne intraveda il traguardo.

Sicuramente potrebbe favorire una staffetta generazionale tra i dipendenti prossimi alla pensione ed i giovani in attesa di entrare nel mondo del lavoro. Possibilità che si estende, grazie al decreto Milleproroghe, anche al settore della Pubblica Amministrazione, precedentemente esclusa dalla novità.

Per il lavoratori privati, si allungano i tempi per la richiesta

Lo stesso decreto Milleproroghe che introduce il part time pre pensionistico per gli over 63 anche ai lavoratori statali, prevede 30 giorni di tempo in più da parte del Ministero del Lavoro e quello dell’Economia per emanare i regolamenti attuativi del nuovo istituto. Secondo quanto previsto dalla norma compresa nella Legge di Stabilità 2016, infatti, i regolamenti avrebbero dovuto essere predisposti entro il 1° marzo, ma un emendamento del decreto Milleproroghe sposta questo termine al 31 marzo 2016.

I lavoratori interessati, privati e statali, avranno quindi 30 giorni di tempo in più per iniziare a presentare le domande. Un dettaglio di non poco conto, dal momento che per finanziare il part time sono stati stanziati 60 milioni di euro per il 2016, esauriti i quali le domande slitteranno all’anno successivo.