Le ultime novità sulle pensioni vedono proseguire il dibattito tecnico sull'avvio delle nuove misure di riforma del settore, a partire dal decreto per la quota 100 e dal reddito di cittadinanza. Per il 2019 sono stati confermati (come nel caso dell'anticipo pensionistico Ape sociale, ma anche della proroga dell'Opzione donna), altri hanno rettificato l'andamento previsto dall'aumento dell'età o dei contributi già stabilito anticipatamente dalla riforma Fornero delle Pensioni. Si fa riferimento alla possibilità di accedere alla pensione anticipata dei soli contributi che non aumenterà di cinque mesi al pari delle pensioni di vecchiaia maturabile, quest'ultima, nel 2019 all'età di 67 anni.
Salvini: aumento pensioni invalidità e assegni sociali
Il leader del Carroccio si è detto soddisfatto per quanto disposto all'interno della nuova Manovra finanziaria. Tuttavia, i decreti sulla Quota 100 e sul reddito di cittadinanza dovrebbero partire a gennaio, mentre le prime pensioni potrebbero essere liquidate ad aprile rispettando il sistema delle finestre mobili a cadenza trimestrale. Il vicepremier si è espresso anche sull'aumento delle pensioni di invalidità, sociali e sulle minime. Nello specifico è possibile stimare che le pensioni minime avranno un incremento di 5,58 euro mensili, l'assegno sociale avrà un aumento di circa 4,99 euro mensili, la pensione di invalidità avrà una maggiorazione di 3,06 euro mensili.
Molto sarà fatto anche per chi si trova senza un’occupazione stabile e, quindi, senza la possibilità di futuro, verrà offerta a loro una formazione professionale per potere essere ricollocati.
Salvini: no penalizzazioni con quota 100, sindacati disaccordi
Il vicepremier Matteo Salvini ha definito discreta la Manovra finanziaria in quanto ritiene che sia soltanto l'inizio di un percorso.
Di Maio, invece, è orgoglioso di questa legge di Bilancio in quanto non si poteva fare di meglio. Come ribadito più volte dal vicepremier Matteo Salvini, i richiedenti Quota 100 non subiranno penalizzazioni sugli importi, anche se occorre dire che la penalizzazione, in un certo senso, ci sarà visto che la pensione sarà inferiore, tenendo conto del minor numero di anni di contribuzione. La nota positiva è che uscendo in anticipo dal mondo del lavoro la pensione verrà percepita per un numero di anni maggiore rispetto alla tempistica comune.