Sulla polemica innestata dai tagli alle Pensioni di reversibilità che il governo starebbe studiando, è intervenuto oggi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, smentendo le ipotesi circolate in questi giorni sui giornali. Non sarebbe previsto nessun taglio alle pensioni di reversibilità dal disegno di legge che introduce il piano povertà, i cui fondi dovrebbero in parte derivare dalla ‘razionalizzazione delle misure previdenziali’.
E’ stato l’inserimento di questa frase tra le righe del ddl a far scattare l’allarme sull’intenzione di effettuare tagli sugli assegni percepiti dai congiunti dei pensionati defunti.
Le ipotesi di tagli alle pensioni di reversibilità
Il primo ad avanzare il sospetto sulle intenzione del governo era stato Ivan Pedretti, segretario dello Spi-Cgil, insospettito dal fatto che si intende considerare le pensioni di reversibilitànon più come una prestazione previdenziale, ma assistenziale e, di conseguenza, legata all’indice Isee che, con la riforma introdotta nel 2015 tiene conto anche dei redditi da proprietà.
Anche in Parlamento le reazioni non si sono fatte attendere, con il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che ha tweettato ‘Un governo che fa cassa sui morti mi fa schifo’, mentre dalla sinistra del Pd si è alzata la voce di Cesare Damiano che ha bollato come ‘non accettabile’ l’ipotesi di intervenire ancora una volta sulle pensioni per fare cassa, come se fosse una ‘mucca da mungere’.
L’intervento del ministro Poletti: ‘la legge dà, non toglie’
Le prime rassicurazioni del ministro Poletti sul fatto che non sarebbero state toccate le pensioni già erogate non sono servite a placare le polemiche anzi, a molti sono sembrate la conferma del taglio sulle prestazioni future. Per questo motivo, Poletti ha voluto oggi ribadire che ‘non esiste alcuna ipotesi di tagli alle pensioni di reversibilità’, ma solo interventi per evitare sprechi e duplicazioni.
Il ddl ‘dà e non toglie’, ha poi precisato il ministro, sottolineando che i risparmi derivanti dalla eliminazione degli sprechi saranno destinati al finanziamento del pianopovertà per le famiglie disagiate.
Soddisfatto Damiano dalle parole del ministro pur precisando che, per sicurezza, si batterà in commissione Lavoro alla Camera, di cui è presidente, affinché il testo ddl sul piano povertà sia modificato.