Si avvicina la data fissata dai tre principali sindacati del Paese per avviareuna mobilitazione generale di protesta, al fine di rivendicare il diritto alla pensione e alla flessibilità in uscita dal lavoro. Le parti sociali hanno deciso di organizzareuna piattaforma unitaria lo scorso dicembre 2015, al fine di aumentare la pressione sul Governo e realizzareun intervento correttivo sulla legge Fornero. Un intento che si legge chiaramente anche nello slogan scelto per intitolare la manifestazione, "cambiare le Pensioni per dare lavoro ai giovani".
D'altra parte, la protesta si affianca a quella già messa in atto da tempo dai lavoratori che vivono situazioni da disagio e che si sono organizzati in diversi comitati territoriali, a partire dagli esodati e dai precoci. Situazioni di stallo che effettivamente sono richiamate anche dalle parti sociali nelle proprie proposte di flessibilizzazione del sistema previdenziale; scopriamo insieme i dettagli dell'iniziativa.
Pensioni anticipate 2016, ecco le proposte avanzate dai sindacati
Stante la situazione, il confronto con il Governo dovrebbe partire proprio dalla situazione di stallo generazionale, visto che di fatto i mancati pensionamenti stanno influendo negativamente anche sull'occupazione giovanile.
I sindacati chiedono di aprire le porte dell'Inps già a partire dai 62 anni di età, attraverso un sistema a quote ed una penalità che risulti "sostenibile" per i pensionandi. La proposta più nota è la quota 97 fatta da 62 anni di età e 35 di versamenti, ma sul tavolo c'è anche il progetto avanzato dal Presidente Inps Boeri che suggeriscel'uscita a 63 anni con 20 di contribuzione.
Entrambe prevedono l'applicazione di una penalità massima inferiore al 10%.
Uscite dal lavoro: resta da risolvere il nodo di precoci, esodati e Quota 96
Sul tema delle uscite flessibili resta da risolvere anche il nodo dei cosiddetti lavoratori precoci, ovvero di tutti quei pensionandi che hanno iniziato a lavorare in giovane età e che non riescono ad accedere all'Inps a causa della rigidità presente nell'attuale criterio contributivo.
Si tratta di persone che hanno alle proprie spalle diversi decenni di contribuzione, motivo per il quale i sindacati chiedono di garantire "un'uscita a 41 anni di contributi senza aggancio automatico all'attesa di vita". Mentre particolare attenzione andrebbe posta anche alla situazione dei lavoratori esodati non inclusi nella settima salvaguardia parlamentare e dei quota 96 della scuola, che si sono visti tagliare fuori improvvisamente dalle tutele previdenziali a causa di una svista presente nella legge Fornero.
Mobilitazione sindacale: tutto pronto per il 2 aprile
In merito alla prossima mobilitazione sindacale, sono stati resi noti i primi dettagli logistici sugli appuntamenti di protesta previsti nelle principali città italiane.
A Roma, dov'è assicurata la presenza delSegretario Generale Cisl Annamaria Furlan, il corteo partirà da Via Cavouralle 9.30. A Venezia sarà presente Susanna Camusso della Cgil con un corteo che partirà alle nove del mattino dalla Stazione Santa Lucia, mentre a Napoli sarà presente Carmelo Barbagallo della Uil con un corteo che partirà da Piazza Dante Alighieri alle 9.30.
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