Tante proposte che si concludono con un nulla di fatto visto che l'esecutivo sembra avere altre priorità in agenda. Anche il Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri ritorna a discutere sulla possibilità di lasciare anticipatamente il lavoro a partire dai 63 anni e 7 mesi di età anagrafica assieme ai 20 anni di versamenti contributivi, con penalizzazioni fino al 9%.

Ecco in cosa consiste la proposta di Boeri

Una proposta alquanto simile a quella contenuta nel disegno di legge n. 857 elaborato dall'ex ministro del Lavoro Camera Cesare Damiano su cui al momento si sta concentrando la Commissione Lavoro alla Camera.

Come riporta il "Corriere della Sera", l'economista milanese, infatti, sarebbe ritornato ad incalzare il Governo su un probabile intervento da attuare entro fine anno, ricordando la sua proposta che darebbe la possibilità di uscire anticipatamento dal lavoro dopo il raggiungimento di 63 anni e 7 mesi di età anagrafica, accompagnati da almeno 20 anni di contributi. Lacondizione è che l'assegno previdenziale non sia inferiore di 1.500 euro mensili e andando incontro ad una penalità entro il 9 %.

Quindi, qualora un lavoratore decidesse di lasciare il lavoro prima degli attuali 66 anni e 7 mesi previsti, andrebbe incontro ad una decurtazione del 9,4% sull'assegno pensionistico. Nel caso in cui, invece, decidesse di lasciare il lavoro a 64 anni e 7 mesi di età l'assegno, questi subirà una decurtazione pari a 6,5 punti percentuali.

La penalizzazione sarà pari a zero al raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi previsti dall'attuale normativa. Stando all'intervista rilasciata al "Corriere della Sera", il Presidente dell'Inps intenderiaprire il capitolo della flessibilitàtenendo conto della sua proposta, nonostante abbia suscitato non poche polemiche, derivate dal fatto che la stessa ipotesi è molto simile al ddl elaborato da Cesare Damiano.

Misure per i precoci nella proposta Boeri

A trarre vantaggio dall'ipotesi di Boeri, sarebbero anche i lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno iniziato a versare i contributi prima del 18 esimo anno di età avendo dunque la possibilità di anticipare l'uscita e lasciare il lavoro a partire dai 63 anni e 7 mesi di età senza andare incontro a nessuna penalizzazione.