Le associazioni sindacali di base hanno indetto per venerdì 18 marzo 2016 una giornata di Sciopero Generale che interesserà tutte le categorie pubbliche e private contro il blocco dei contratti pubblici e privati, contro l'aziendalizzazione della contrattazione e le privatizzazioni, contro la riforma della scuola e per la rivalutazione delle pensioni, contro la Politica economica voluta da Presidente del Consiglio Matteo Renzi, contro l'abolizione dell'articolo 18 e la riforma Jobs Act e le altre misure prese dal governo riguardanti il mercato del lavoro, contro le privatizzazioni e le grandi opere dannose.
La protesta è stata indetta dai sindacati di base, ovvero dall'associazione Si-Cobas, dalla Confederazione Unitaria di Basr (Cub) e dall'Unione sindacale USI-AIT. Per quanto riguarda il personale tecnico amministrativo scolastico (ATA) è prevista l'adesione della Feder A.T.A. oltre alla partecipazione dei PSP (Partigiani della Scuola Pubblica).
Sciopero generale venerdì 18 marzo 2016: la scuola protesta contro la legge 107
In particolar modo, i Partigiani scenderanno in piazza per riaffermare il proprio deciso NO a quella che è stata ribattezzata come la 'Deforma della Scuola', vale a dire la riforma Buona Scuola altrimenti conosciuta anche come legge 107. Una legge che ha offeso e continuerà ad offendere, se non opportunamente fermata, la dignità professionale di tutte le categorie di docenti, che ha danneggiato gli studenti con quella privazione di libertà altrimenti conosciuta con il nome di alternanza scuola/lavoro; una legge che vedrà gli insegnanti sottoposti ai poteri dei dirigenti scolastici; una legge che aprirà le porte all'ingerenza dei privati, i quali influenzeranno le scelte delle scuole dal punto di vista didattico ed educativo.
Da qui la protesta indetta per il prossimo venerdì 18 marzo 2016, una protesta che vuole andare al di là della solita retorica e che si prefigge di sensibilizzare l'opinione pubblica verso il gravissimo stato in cui sta versando il mondo scolastico.