Con gli ultimi due anni di legislatura Renzi davanti è tempo di fare bilanci e di stilare piani di intervento a medio termine che non possono e non devono più aspettare. Ne è fermamente convinto il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che parlando della riforma delle Pensioni ha sottolineato come andrà sfruttato ogni passaggio (a partire dalla prossima Legge di Stabilità) per costruire un percorso che possa condurre ad un reale cambiamento di norme. Le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 21 marzo si rifanno dunque alle parole di Damiano ma anche a quelle dei sindacati, con Camusso e Proietti (rispettivamente di CGIL e UIL) ad aver mosso le ennesime accuse contro la Legge Fornero.

E se per i precoci si punta sulla Quota 41, lato flessibilità si cercherà a tutti i costi di strappare un'uscita a 62 anni di età più 35 di contributi dando così seguito al DDL 857 a firma Damiano.

Notizie pensioni precoci oggi 21 marzo 2016: Quota 41, per i precoci la via è tracciata, Renzi che fai?

Come si diceva in apertura, le ultime notizie sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 21 marzo 2016 si rifanno in particolar modo all'intervento di Damiano, sicuro nel ritenere che la Quota 41 sia l'unica via da seguire per risolvere i problemi della categoria. L'ex ministro ha sottolineato la necessità di elaborare una sorta di 'tagliando' per il governo, un tagliando il cui verso non potrà non essere orientato dalla vicenda connessa alla riforma delle pensioni 2016.

Su questo tema così come su quello legato alla flessibilità, Damiano ha chiesto un incontro col premier Renzi che a questo punto non potrà più sottrarsi. Il presidente della Commissione Lavoro ha inoltre sottolineato come si stia lavorando ad un testo unico che contenga tutte le proposte avanzate in questi ultimi anni così da centrare sin da subito il dibattito.

La prossima Legge di Stabilità a questo punto diventa decisiva.

Riforma pensioni 2016, CGIL e UIL attaccano la riforma Fornero e preparano l'assalto

Rimanendo sempre su riforma pensioni 2016, precoci, esodati, usuranti e flessibilità non si può infine non sottolineare la manifestazione indetta da CGIL, CISL e UIL per il prossimo 2 aprile.

Ad essersi espressi al riguardo Susanna Camusso e Domenico Proietti: il leader del sindacato rosso ha bocciato l'idea di 'un'uscita anticipata fino a 3 anni con delle riduzioni che sono del 3% in meno per ogni anno di anticipo', il collega ha invece puntato il dito contro la riforma Fornero sottolineando come non sarebbe comunque saggio attendere la prossima Legge di Stabilità per intervenire. A questo punto non resta però che aspettare seguendo l'evolversi degli eventi: appare comunque basilare non attendere la fine dell'anno (e dunque l'avvicinarsi della stessa Legge di Stabilità) per mettersi intorno ad un tavolo, a questo appuntamento bisognerà infatti arrivare con le idee chiare e con un piano d'azione preciso e definito. Ne va del futuro previdenziale di questo paese. Tutto o quasi dunque è nelle mani di Renzi.