La complessa macchina del concorso Scuola 2016 stenta a mettersi in moto e le ultime notizie giungono dall'USR del Lazio che sottolinea alcune problematiche che si stanno avendo nella regione nel mettere in campo le procedure organizzative. La scorsa settimana era arrivato un medesimo allarme dalla regione Sicilia: l'USR aveva difficoltà nel reperimento delle aule informatiche e dei commissari, soprattutto a seguito delle notizie che giungevano dal TAR circa l'ammissione anche dei semplici laureati alle procedure. Si era calcolato, infatti, che soltanto nella regione Sicilia i ricorsi potrebbero essere nell'ordine di circa 10mila.

Il Miur si dice tranquillo, ma le difficoltà organizzative sembrano proseguire e la possibilità di un annullamento, anche a partire dalle diverse interrogazioni parlamentari che sono state messe in campo, potrebbe trasformarsi in realtà del resto, non sarebbe la prima volta: il caso del 2000 è preso spesso a paradigma dai docenti precari di quanto potrebbe accadere in questo 2016.

I problemi della regione Lazio nell'organizzazione del concorso scuola 2016

L'USR del Lazio ha fatto sapere di aver riaperto i termini per poter presentare domanda da presidente di commissione o da commissario per lo svolgimento delle procedure del concorso scuola 2016. La nota è del 1° aprile e si è resa necessaria per l'alto numero di partecipanti a cui potrebbero aggiungersi migliaia di ricorrenti.

La difficoltà nel reperire i commissari è probabilmente dovuta ad una duplice motivazione: la prima è sicuramente connessa al fatto che i compensi sono realmente molto bassi rispetto all'elevata responsabilità – la questione è che spesso le procedure concorsuali possono essere oggetto di ricorso e molti docenti di ruolo sembrano non volersi impelagare in una tale situazione con compensi tanto bassi; la seconda riguarda probabilmente il fatto che, sulla spinta dei propri colleghi precari, i docenti di ruolo starebbero boicottando il concorso scuola 2016 – se così realmente fosse, si tratterebbe della nascita di un fronte maggiormente unitario di protesta contro le politiche scolastiche del governo Renzi.

Resta un dato di fatto: a meno di un mese dalla prova scritta, l'organizzazione fatica a decollare e il Miur dovrà mettere in campo nuove strategie per mantenere in piedi la complessa macchina organizzativa, perché, a causa di questi continui allarmi, l'annullamento sembra essere una prospettiva sempre più plausibile. Per aggiornamenti sulle prospettive di annullamento e sulle difficoltà organizzative del Miur, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.