L'allarme sulla questione dei ricorsi che permettono la partecipazione anche ai semplici laureati al concorso scuola 2016è stato lanciato dal quotidiano La Repubblica a partire dalla redazione locale siciliana: dopo le prime vittorie al TAR dei ricorrenti, sembra essere praticamente ovvio che, a partecipare alle prossime procedure concorsuali, saranno decine di migliaia di ricorrenti che accresceranno di molto il numero dei partecipanti e che provocheranno gravi disagi dal punto di vista organizzativo. Mentre le associazioni di docenti abilitati parlano di 'truffa' – i corsi abilitanti, infatti, costavano circa 3mila euro ed erano soggetti per l'ingresso o a dure prove (TFA) o a un servizio pregresso di 36 mesi (PAS) – e la Giannini si dice 'tranquilla', l'USR Sicilia lancia l'allarme e sottolinea la possibilità che in Sicilia non si riescano ad organizzare le prove e le procedure.

La geografia dei ricorsi per il concorso scuola 2016

L'Anief, nel suo ultimo comunicato, ha sottolineato una serie di aspetti riguardanti i ricorsi per l'ammissione dei non abilitati al concorso Scuola 2016. Il punto fondamentale riguarda quella che può essere definita la geografia dei ricorsi in tutta Italia: le regioni che ne dovrebbero avere di più sono proprio la Sicilia, la Campania e la Lombardia. In un articolo di ieri avevamo discusso della beffa per i candidati di alcune regioni nella relazione tra numero di posti in palio e numero di partecipanti: per fare un esempio, in Campania ne entreranno soltanto 1 su 4, mentre in altre regioni e per la classe di sostegno i posti sono addirittura in numero superiore rispetto ai partecipanti.

A questi dati e sempre nelle medesime regioni vi sarà anche il numero più alto di ricorsi: insomma, un'ennesima beffa per una classe docente che considera se stessa la più bistrattata della storia repubblicana. Ma il caos che sta scoppiando in Sicilia investe anche altri aspetti.

Caos in Sicilia: a rischioil concorso scuola 2016?

Il direttore dell'USR Sicilia, Maria Luisa Altomonte, lancia l'allarme sul concorso scuola 2016: è possibile che, per quanto riguarda la propria regione, il concorso non si riesca ad organizzare. Si sottolinea che l'USR sta incontrando grandissime difficoltà nell'organizzazione: da un lato, sembra essere difficile approntare aule informatiche per le prove scritte – il numero di concorrenti sarebbe troppo alto; dall'altro, sembra essere ancora più difficile riuscire a reclutare i Commissari, in quanto nessuno vuole lavorare per pochi spiccioli (circa 1 euro all'ora) rischiando anche di andare incontro a ricorsi sul proprio operato.

A queste difficoltà (dovute anche al Miur che ha deciso di pagare pochissimo i Commissari) si aggiunge la possibilità che i ricorsi, nell'isola, siano circa 10mila: una cifra con la quale risulta essere praticamente impossibile l'organizzazione delle procedure. Per gli aggiornamenti sulle questioni regionali e sul caos che sta nascendo, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.