Mentre il prossimoconcorso docenti da oltre 63.000 posti si trova ai nastri di partenza (si partirà dopodomani, giovedì 28 aprile con le prime prove scritte), è in arrivo anche un nuovo ciclo TFA, il terzo. Come indicato da 'Italia Oggi' (numero di martedì 26 aprile), il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, ha provveduto a depositare la documentazione relativa al nuovo tirocinio formativo attivo che metterà a disposizione 16.436 posti, di cui 11.328 comuni (3.270 per le scuole medie e 8.058 per le superiori) e 5.108 sul sostegno (392 alla Scuola dell'infanzia, 1.749 alla scuola primaria, 1.932 alla media inferiore e 1.035 per le superiori).
Ultime news scuola, martedì 26 aprile 2016: III ciclo TFA in arrivo, tra mille polemiche
Certamente, l'annuncio del terzo ciclo TFA stride parecchio con la situazione riguardante i docenti già abilitati, beffardamente chiamati ad un concorso che metterà in cattedra solamente un terzo dei candidati a dispetto della dura selezione e dei sacrifici professionali ed economici sostenuti. Con quale spirito gli insegnanti iscritti in terza fascia potranno intraprendere questo nuovo ciclo TFA? Se lo sta chiedendo il Movimento Cinque Stelle che ha fatto presente al governo come il prossimo anno, ai centomila e passa esclusi dal concorso, si aggiungeranno altri 16.000 insegnanti: 'ci si trova di fronte ad una situazione quanto meno allarmante' è la denuncia del partito pentastellato.
Calendario III ciclo TFA che ricalcherà la tempistica del secondo ciclo?
La pubblicazione del terzo ciclo TFA è attesa prima della prossima estate e, per quanto riguarda la sua tempistica, è logico prevedere un calendario del tutto simile a quello relativo al secondo ciclo, pubblicato il 16 maggio del 2014: in quell'occasione, le prove preselettive si svolsero nei mesi di giugno e luglio con scritti e orali ad ottobre e novembre.
Allarma, semmai, l'ipotesi ventilata dal sottosegretario Davide Faraone di riservare il TFA solamente a quelle classi di concorso che risultano attualmente 'esaurite': dobbiamo aspettarci, dunque, un terzo ciclo formativo destinato solo a 'pochi' docenti, un TFA che, insomma, finirebbe per escludere moltissimi laureati e neolaureati?