Il sito specializzato 'Tuttoscuola' ha pubblicato un interessante confronto riguardante i compensi spettanti ai membri delle commissioni esaminatrici del prossimo concorso con quelli relativi alle commissioni che verranno costituite per gli esami di maturità.

Scuola, confronto tra compenso per commissione concorso e commissione Esame di maturità

Innanzitutto, occorre considerare il minor impegno richiesto per l'esame di Stato, visto che si tratta di circa 176 ore di maggior lavoro, contro le 576 che occuperanno, in media, i commissari e i presidenti delle commissioni concorsuali.

Tuttoscuola ha confrontato, inoltre, la retribuzione media oraria di Presidenti e commissari. Ciascun Presidente di commissione per l'esame di maturità percepirà in media 7,10 euro all'ora mentre per il concorso andrà a prendere la 'miseria' di 1,13 euro all'ora; stesso discorso per quanto riguarda i membri della commissione visto che per l'esame di Stato è prevista una paga oraria di 5,18 euro contro 1,05 spettante ai commissari del concorso.

Uno squilibrio imbarazzante che il governo ha l'obbligo e il dovere di cancellare al più presto se vorrà risolvere i problemi che si stanno riscontrando in diverse regioni per quanto riguarda la costituzione delle commissioni concorsuali. E' ovvio che il docente che possiede i requisiti per far parte sia dell'una che dell'altra commissione, sceglierà quella più 'conveniente'.

Se da una parte, crediamo che il Ministero dell'Istruzione si renda conto del problema e vorrebbe porvi immediatamente soluzione, occorrerà vedere cosa ne pensa il Mef.

Chi pagherà le spese per l'organizzazione del concorso?

E dire che ciascun candidato, per poter partecipare al concorso, ha dovuto sborsare una tassa di dieci euro per diritti di segreteria, così come imposto dal comma 111 della Buona Scuola.

Se consideriamo che molti degli oltre 165mila docenti hanno provveduto a presentare un paio di domande (pensiamo soprattutto alla scuola dell'infanzia e alla primaria) possiamo ipotizzare un 'incasso' di circa 2 milioni e mezzo di euro da parte dello Stato. Ora, considerando il migliaio di commissioni concorsuali che verranno istituite in tutta Italia, ognuna delle quali costerà in media 3.000 euro (complessivamente), possiamo tranquillamente affermare che saranno i docenti stessi a pagare le spese per l'organizzazione del concorso, senza contare il fatto che lo Stato recupererà l'Irpef, ovvero le trattenute operate sui compensi. Lasciamo ai nostri cari lettori il compito di esprimere il loro parere in merito.