La vicenda della nuova ISEE in parte bocciata da alcune sentenze del TAR del Lazio e poi dal Consiglio di Stato ormai è definita. Le indennità per invalidità, accompagnamenti e così via non concorrono alla formazione del reddito e quindi non condizionano il risultato dell’Indicatore della Situazione Economica. LInps ha recepito le nuove pronunce e di fatto a dato il via libera alla correzione di quegli ISEE procedendo a rendere operativa una procedura on line. Vediamo quindi cosa bisogna fare per rettificare questo errore.

Salvaguardati alcuni diritti degli invalidi

Molti cittadini invalidi o con casi di inabilità in famiglia sono stati altamente penalizzati dalla nuova ISEE così come è stata predisposta dal Governo a gennaio 2015. L’ISEE è un documento reddituale sul nucleo familiare che serve per consentire ai cittadini di accedere a servizi di pubblica utilità, servizi agevolati ed altri benefit proprio in virtù di un ISEE basso. Dall’ISEE infatti, gli Enti erogatori di prestazioni agevolate, valutano il reale stato economico, finanziario e patrimoniale di una famiglia. A causa della riforma, i cittadini sono stati costretti ad inserire nella DSU, che poi è il modello auto-certificativo con cui si richiede l’ISEE, anche le indennità a carattere assistenziale come l’accompagnamento e le invalidità.

L’inserimento di queste provvidenze, ha causato di fatto un innalzamento del reddito delle famiglie e per molte di queste ha causato la perdita di alcuni benefici a cui erano ammessi proprio per via dello stato di bisogno. Il ricorso di alcuni cittadini al Tar del Lazio sono stati accettati dai Giudici che hanno stabilito come queste indennità concesse a soggetti disabili, in aiuto alla loro condizione, non concorrano alla formazione del reddito.

Il Governo ha presentato appello al Consiglio di Stato contro le sentenze del Tar, ma anche l’alta Corte ha dato ragione ai ricorrenti. In definitiva, adesso tutti gli ISEE di questo tipo, vanno corretti per permettere ai cittadini di riottenere i benefit perduti.

Contestazione necessaria

Tutti i benefici perduti a causa dell’ISEE erroneo potrebbero dare vita a rimborsi, ma questo è un discorso successivo così come bisogna sapere che la vicenda si riferisce solo alle indennità oggetto delle sentenze.

Altre indennità erogate a soggetti indigenti infatti, non si possono ancora correggere anche se c’è chi spinge per ampliare il raggio di azione delle sentenze a tutto il panorama delle prestazioni assistenziali (reddito minimo, bonus ai bisognosi ecc..). L’INPS ha provveduto a creare una procedura di correzione sul proprio portale. Infatti la correzione degli ISEE non sarà automatica, ma sarà necessario presentare una contestazione all’ISEE erroneamente calcolato prima delle sentenze. Per gli ISEE fatti tramite CAF, bisogna recarsi da questi ultimi per correggerli, mentre per coloro che lo hanno fatto sul sito INPS con credenziali di accesso e PIN, da qualche giorno è comparso il tasto contestazione cliccando sul quale si può chiedere la correzione dell’ISEE che verrà quindi emesso con i nuovi importi.

Naturalmente per via delle correzioni, e per come l’INPS ha risposto ad alcuni quesiti, per le prestazioni sanitarie agevolate, l’ISEE sociosanitario che serve avrà franchigie più alte e sarà calcolato sul nucleo familiare ristretto.