Dopo la nota sul bonus docenti, è giunta la comunicazione dal Miur del monitoraggio delle operazioni tramite la compilazione di tre schede online, in un ambiente dedicato. Ma è una scelta utile a monitorare la situazione ed assicurarsi che tutto proceda per il meglio? Secondo la Gilda degli Insegnanti non è così. Rino di Meglio, il coordinatore, è intervenuto sulla questione.

Bonus docenti: ma quale merito!

Dopo l'intervento di Pino Turi della Uil che tramite un comunicato aveva anche mostrato la circolare di un istituto, dimostrando come la distribuzione del bonus docenti rischia di trasformare la Scuola italiana in un talent show con votazione personale, anche Di Meglio della Gilda parla di questo argomento e spiega cosa sta succedendo in molte scuole.

Definisce il bonus al merito "quer pasticciaccio brutto de viale Trastevere" e sottolinea che la questione del monitoraggio è semplicemente una nuova incombenza burocratica a carico della scuola che non servirà a nulla. In base alle informazioni raccolte dai sindacati, alcuni dirigenti intendono assegnare il bonus senza tener conto di nessun criterio particolare stabilito dal Comitato di valutazione, ma semplicemente sulla base della mole di lavoro svolta all'interno della scuola. Verrà premiato chi passa più tempo a scuola per svolgere commissioni o perché facente parte dello staff del preside. In altre parole, il denaro del bonus verrà utilizzato per pagare lo straordinario ai collaboratori del dirigente.

Ma cosa ha a che vedere questo con la valorizzazione del merito degli insegnanti? Proprio nulla, ed è per questo che ancora una volta quella che doveva essere "Buona Scuola" si rivela un caos senza regole precise, dove ognuno fa a modo suo ignorando le poche (pochissime) indicazioni del Ministero dell'Istruzione e della normativa.

Se il denaro del fondo fosse stato utilizzato per aumentare gli stipendi di tutti i docenti, non ci sarebbe stato nessun caos e nessuna polemica. Resta aggiornato sul mondo della scuola cliccando il tasto Segui.