Il dibattito sulle Pensioni prosegue. Le novità di giornata giungono dal sottosegretario al Mef del governo Renzi, Pier Paolo Beretta, intervenuto a margine di un convegno sul welfare aziendale a Roma, il quale ha sottolineato la volontà da parte del governo di perseguire la strada della flessibilità in uscita, pur riconoscendo un importante ruolo giocato dalla legge Fornero riguardo la stabilità dei conti pubblici e un'immagine migliore del Paese agli occhi dell'Europa. Riflettori accesi anche su Damiano, che ha replicato a Poletti circa la smentita del taglio delle pensioni di reversibilità.
Governo Renzi rilancia la flessibilità
Dopo il varo del part-time in uscita, legge già contenuta all'interno della Legge di stabilità 2016, continuano ad arrivare indiscrezioni sulla riforma pensioni di Renzi. Uno dei punti centrali in previsione della prossima manovra finanziaria sarà appunto l'introduzione della pensione anticipata. In questo senso, sono importanti le dichiarazioni di Beretta rilasciate nel corso delle ultime ore. Il sottosegretario al Ministero dell'Economia e Finanze ha specificato che il governo sta lavorando in questa direzione. Al momento non sono previsti annunci, ma la sensazione è che il punto di svolta si possa avere a ridosso della legge di Stabilità per l'anno 2017.
Due le strade percorribili dalla maggioranza. Da una parte c'è Damiano, con la proposta di legge numero 857, dall'altra il piano Boeri, forse più estremo e meno gettonato tra la popolazione.
Damiano applaude Poletti
In merito alla ventilata riforma delle pensioni di reversibilità, chiamata così impropriamente, Cesare Damiano ha voluto applaudire pubblicamente il ministro del Lavoro Giuliano Poletti per la sua smentita relativa al taglio degli assegni previdenziali percepiti da vedovi e vedove in Italia.
«È quello che noi chiedevamo» ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro alla Camera, riferendosi all'emendamento che il governo presenterà prossimamente per chiarire una volta per tutte la questione, che negli ultimi giorni ha riacceso le polemiche divampata qualche settimana fa, con il premier che aveva gettato acqua sul fuoco spiegando come il governo non avesse mai avuto intenzione di toccare le pensioni di reversibilità.«Se l'emendamento non lo facesse il Governo, lo faremmo noi» ammonisce Damiano, intenzionato ad andare fino in fondo alla vicenda, marcando stretto l'esecutivo. Qual è la vostra opinione sulla flessibilità? Il governo rispetterà la parola data?