Pensioni, il primo passo è stato fatto. Le novità ci riportano le indiscrezioni sul Def, approvato dal governo, dove viene specificato che l'esecutivo di Matteo Renzi valuterà 'interventi volti a favorire una maggiore flessibilità nelle scelte individuali'. Viene inoltre sottolineato che qualsiasi misura che verrà presa rientrerà nella salvaguardia della sostenibilità finanziaria e l'equilibrio nei rapporti tra le generazioni. Questo quanto si apprende dal Programma nazionale di riforma pubblicato insieme al Def nella giornata di ieri. Possono esultare Cesare Damiano e tutte quelle categorie di lavoratori che stanno lottando per la modifica della legge Fornero.
Il presidente della commissione Lavoro alla Camera nei giorni scorsi aveva chiesto al governo un segnale importante in occasione dell'approvazione del Def, segnale che è puntualmente arrivato, alimentando così le speranze di una sempre più concreta riforma delle pensioni in occasione della legge di Stabilità per il 2017 a fine anno. Intanto però arriva la scure di Silvio Berlusconi, abbattutasi ieri sul premier.
Berlusconi contro Renzi
Riforma pensioni più vicina dopo ieri. Il 2016 dovrebbe essere davvero l'anno della flessibilità. L'impegno del governo è ufficiale, vedremo nel corso delle prossime settimane, mesi, quali saranno le scelte dell'esecutivo, che ha sul tavolo le proposte di Cesare Damiano e Tito Boeri.
Se Renzi dovesse seguire la volontà popolare, dovrebbe convergere con la proposta di legge 857 dell'onorevole del Partito democratico, che anche da poco ha chiesto un confronto al premier per discutere sulle misure da adottare per la flessibilità. Nelle ultime ore inoltre Damiano ha avuto modo di incontrare un gruppo di lavoratori precoci, con cui ha sfilato durante la manifestazione dello scorso 2 aprile indetta dai sindacati.
Un altro segnale importante per i precoci, che qualora le cose restassero uguali rischierebbero di veder posticipare il loro accesso alla pensione dopo 43-45 anni di contributi. Nel frattempo ieri, durante un collegamento telefonico alla manifestazione del suo partito per il sostegno di Stefano Parisi, l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha accusato Renzi e la sua idea di estensione del bonus da 80 euro per chi riceve la pensione minima, definendo quest'ultima un'elemosina elettorale.
L'accostamento alle elezioni amministrative è stato fatto anche dalla maggior parte dei lavoratori precoci che fanno parte del gruppo Facebook 'A tutela dei propri diritti', i quali hanno ricordato le promesse, poi non mantenute, degli anni passati, sempre in occasione delle elezioni. Berlusconi ha poi rilanciato, affermando che quando il Centrodestra tornerà al governo alzerà le pensioni minime a mille euro, rispolverando dunque un vecchio cavallo di battaglia tanto caro all'ex Cavaliere. Anche in questo caso, seguendo lo stesso ragionamento dell'ex premier e dei precoci, quello del Cav potrebbe trattarsi dell'ennesimo spot elettorale, stavolta proveniente dalla coalizione liberale del Centrodestra.
Voi che cosa ne pensate? Siete fiduciosi sul fatto che il governo si sia pronunciato ufficialmente sul tema della flessibilità oppure credete che anche il 2016 sia un anno di sole promesse e niente fatti?