Ieri, 8 aprile 2016, è stato finalmente siglato il contratto sulla mobilità docenti 2016/2017 Il Miur, il MEF ed i sindacati sono risusciti a trovare un punto d'accordo. Il MEF, infatti, aveva posto l'accento sul troppo zelo da parte del Miur di aderire alla legge 107/2015 (della Buona Scuola) ed aveva chiesto tempo per potere vagliarecorrettamente ogni punto trattato all'interno del contratto. Ora, finalmente, l'accordo è stato raggiunto ed il contratto è approvato. Viene fatto un distinguo tra mobilità territoriale e mobilità professionale, mentre vengono trattate le due importanti novità introdotte da quest'anno.
I punti chiave dell'accordo sono quattro e vengono tutti opportunamente esplicati.
Due nuove fasi e 4 punti chiave
L'8 aprile è stato siglato il contratto sulla mobilità docenti 2016/2017, all'interno di esso sono state operate due distinzioni, eccole di seguito riportate:
mobilità professionale – questo tipo di mobilità fa riferimento ad un distinguo tra gradi, posto e classi di concorso;
mobilità territoriale – questo tipo di mobilità fa riferimento tra diversi istituti, da regione a regione, tra comuni e provincie ed ambiti territoriali.
Due sono le nuove fasi della mobilità docenti introdotte con la riforma Buona Scuola: la mobilità può avvenire anche tra ambiti territoriali (prima fase); viene ammessa una fase di mobilità straordinaria aperto a chi opera già attivamente nel comparto scuola, anche se risulta essere stato assunto nel 2016 (seconda fase).
Quattro sono i punti chiave del contratto di mobilità docenti 2016/2017:
i docenti che sono stati assunti nell'a.s. 2014/2016 possono fare domanda di mobilità tra scuole o tra ambiti della provincia di titolarità. Se viene accettato il primo ambito indicato dal docente, la mobilità avviene su scuole, mentre in caso non venisse accettato, sarà discrezione del Dirigente scolastico fare una proposta d'incarico su uno degli altri ambiti indicati dal docente;
i docenti assunti in fase A o 0 verranno collocati in una sede della provincia nella quale operano già attivamente con contratto a tempo indeterminato. È consentito loro di fare domanda di mobilità territoriale;
i docenti assunti in fase B o C vengono assegnati ad un ambito della provincia presso al quale già prestano il loro servizio. E' consentito loro di fare domanda di mobilità territoriale;
i docenti assunti nella fase B o C che vengono da GAE hanno diritto di partecipare alla mobilità su tutto il territorio italiano su ogni ambito.
Chi fa capo alla prima fase della mobilità potrà presentare la domandadall'11 al 25 aprile, mentre gli ATA dovranno presentare domanda dal 26 aprile al 16 maggio. Infine, per chi presenta la domanda di mobilità facendo capo alla seconda fase deve farlo tra il 9 ed il 30 maggio.