Arrivano i primi rilievi della Commissione lavoro alla Camera in merito ai delicati temi sociali presenti all'interno del Documento di programmazione economica e finanziaria (DEF) recentemente redatto dal Governo. Si tratta di osservazioni riguardanti nodi chiave ancora irrisolti per le Pensioni ed il lavoro, a partire dalla necessità di avviare la cosiddetta flessibilità previdenziale come strumento strutturale di correzione della manovra Fornero.

Per poi proseguire sulla questione delle ricongiunzioni onerose (da tempo al centro dell'attenzione della Commissione), con provvedimenti riguardanti nuove misure di tutela in favore di coloro che hanno svolto nella propria carriera lavori usuranti e infine di quei soggetti che si trovano in età avanzata a dover svolgere mansioni di care giver a supporto dei familiari. Si tratta di interventi considerati importanti non solo al fine di garantire il meritato pensionamento dopo una vita di lavoro, ma anche per portare avanti un'azione di contrasto alla povertà, che spesso tra i pensionandi è legata proprio all'impossibilità di accedere all'Inps.

Pensioni flessibili 2016, la citazione nel Def è un risultato importante 

Stante la situazione, secondo l'On. Damiano "l'aver ottenuto che nel Def fosse inserito un esplicito riferimento circa l'intenzione del Governo di andare nella direzione della flessibilità delle pensioni" rappresenta un passo importante. Soprattutto, il risultato ottenuto in seguito al pressing e al lavoro svolto in Commissione appare come un fatto non scontato, tenendo presente sia l'atteggiamento prudenziale adottato in precedenza dal Governo che il pressing sulla rigidità di bilancio ad opera di tecnici e organismi internazionali. A questo punto, è lo stesso Presidente della Commissione lavoro a sottolineare come "questa misura dovrà trovare attuazione nella prossima legge di stabilità", così come ha già anticipato il Ministro dell'economia Pier Carlo Padoan.

Contribuzione autonomi e disoccupazione: le altre sfide da affrontare nel Def

Se è vero che sul tema delle pensioni flessibili è stato fatto un importante passo in avanti, resta ancora molto lavoro da fare in relazione alle altre prerogative di welfare. A partire dall'aliquota Inps applicata sui redditi dei lavoratori autonomi, per la quale si lavora in favore di un assestamento strutturale del tetto al 27%. Per proseguire sulla stabilizzazione degli incentivi legati ai nuovi contratti a tutele crescenti. Mentre un importante capitolo a parte resta l'avvio dei monitoraggi sulle iniziative già avviate, con lo scopo di garantire le tutele ai lavoratori. Infine, un'attenzione particolare dovrà essere rivolta al capitolo dei voucher, affinché il loro impiego non ricada nell'abuso passando il confine dell'utilizzo occasionale per il quale sono stati inizialmente pensati.

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